Pedro Sanchez, il leader socialista spagnolo che guida il governo uscente e ambisce a formare il prossimo esecutivo dopo la vittoria alle elezioni dello scorso 28 aprile, ha tenuto un discorso di due ore in parlamento a Madrid, dando inizio al dibattimento in aula per il voto di fiducia. Due ore in cui ha illustrato il suo programma di governo e ha lanciato un appello alla sinistra di Podemos, scandendo tuttavia i termini in cui intende condurre il negoziato con la formazione di Pablo Iglesias -ancora in stallo- e senza mai menzionare la Catalogna. "L'accordo non è facile, ma ci unisce la promessa della sinistra", ha detto Sanchez. L'aula vota domani, ma è improbabile che Sanchez ottenga subito la fiducia, in quanto necessiterebbe della maggioranza assoluta di 176 voti sui 350 dell'aula. Se il primo voto dovesse fallire, ne è previsto un secondo giovedì e nel quale Sanchez avrà bisogno soltanto della maggioranza relativa (più 'Sì' dei 'No') per ottenere la fiducia a formare il governo.
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