Ore frenetiche a Westminster in
vista della seduta straordinaria di domani e del voto ad alto
rischio sul nuovo accordo di divorzio dall'Ue raggiunto ieri in
extremis dal premier conservatore Boris Johnson con Bruxelles.
Oggi il dissidente Dominic Grieve, espulso dal gruppo Tory
per le sue posizioni anti-Brexit ha detto che voterà no se
l'accordo non potrà essere poi sottoposto a un referendum bis
(opzione che il governo rifiuta). Mentre altri oppositori
preparano emendamenti vari e il Labour minaccia di "conseguenze"
- ma per ora non di espulsione - i suoi deputati pro Brexit.
Secondo John Curtice, esperto di sondaggi della Bbc, Johnson
ha bisogno del via libera anche per assicurarsi la vittoria alle
incombenti elezioni britanniche. Un'ultima rilevazione accredita
326 seggi e la maggioranza assoluta al Partito Conservatore, ma
solo l'approvazione del deal - dice Curtice - garantirebbe al
premier un consolidamento di questi numeri.
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