MOSCA - La riforma della Costituzione russa, annunciata nel corso dell'Assemblea Federale, non è stata proposta per "prolungare il mio mandato" al potere, ma è frutto della "natura delle cose". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un incontro con le istituzioni locali a Cherepovets. "È solo che nel corso del mio mandato nella carica di presidente e primo ministro, mi è diventato evidente che certe cose non funzionano come dovrebbero", ha aggiunto, riporta Interfax.
"In sostanza, la nostra Costituzione afferma che i Comuni non sono direttamente collegati allo Stato. Ma dovrebbe esserci un sistema unito, in modo che i livelli superiori dell'amministrazione possano essere responsabili di ciò che sta accadendo ai livelli inferiori e in modo che coloro che lavorano nelle municipalità gli organismi siano collegati al Paese e ai suoi interessi. Lo stesso dovrebbe avvenire in molte altre aree, ed è per questo che ho proposto la riforma e non per estendere il mio mandato", ha detto Putin.
Il leader del Cremlino ha aggiunto: "Vorremmo evitare di impantanarci negli emendamenti o altro, questo è certo. Ma il fatto che la discussione si stia svolgendo in un arco così ampio, questo mi dà gioia, perché più persone sono coinvolte in questo processo, più popolare diventerà la Costituzione e i nostri cambiamenti".
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