"La ripartizione delle risorse" tra
Stati membri prevista dal Recovery Fund proposto dalla
Commissione Ue "ha scarsa connessione diretta con la pandemia".
E' la denuncia di alcuni diplomatici di Paesi Bassi, Danimarca,
Austria, Belgio, Irlanda, Lituania e Ungheria riportata dal
Financial Times. I diplomatici definiscono "obsoleta" la
metodologia di Bruxelles per l'allocazione delle risorse. Tra
gli esempi di squilibrio, Ft cita la Polonia, che dovrebbe avere
la recessione meno grave in Ue ma sarebbe la terza beneficiaria
del Recovery, e il Belgio, che ha il più alto tasso di mortalità
pro capite in Ue ma riceverebbe tra gli importi più bassi del
fondo.
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