L'opzione di un nuovo lockdown in
Gran Bretagna è soltanto un "deterrente nucleare" di cui si
potrà fare a meno. Almeno questa è l'opinione del premier Boris
Johnson, che torna a indossare i panni del pompiere a fronte
della nuova insorgenza del coronavirus nell'isola. Nonostante
gli allarmi dei suoi esperti.
Johnson, in un'intervista al Sunday Telegraph, ad un anno dal
suo incarico come capo del governo, ha spiegato: "Non posso
abbandonare questo strumento (il lockdown) più di quanto non
abbandonerei un deterrente nucleare. Ma come un deterrente
nucleare, certamente non voglio usarlo. E non penso che ci
troveremo di nuovo in quella posizione", ossia quando fu
costretto ad utilizzarlo dopo la prima ondata dell'epidemia.
La presa di posizione di Johnson, però, è fuori linea
rispetto a quella del suo principale consulente scientifico, Sir
Patrick Vallance, secondo cui esiste un "rischio" che tali
misure potrebbero essere necessarie con l'avvicinarsi
dell'inverno.
Nel Regno Unito la situazione sul fronte del Covid è tornata
a farsi preoccupante. In Scozia, ad esempio, c'è stato il record
di nuovi contagi dal 21 giugno. Tanto che le autorità locali in
tutto il paese potranno disporre delle misure restrittive per
gestire i nuovi focolai. Pur con la possibilità per Londra di
intervenire a livello nazionale.
Allo stesso tempo, secondo il premier, la capacità di
reazione è migliorata. "Ora siamo davvero in grado di guardare a
ciò che sta accadendo molto più in tempo reale, isolando i
focolai sul posto, lavorando con le autorità locali per
contenerli a livello locale e regionale", ha spiegato al
Telegraph.
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