Isabel Díaz Ayuso del Partito Popolare (Pp) conferma il suo trionfo alle elezioni amministrative per la regione di Madrid a scrutini praticamente conclusi ma si ferma a meno 4 seggi dalla maggioranza assoluta e il gruppo di estrema destra Vox rimane decisivo per consentirle di continuare a governare.
Distante la sinistra che registra il crollo del Partito Socialista, giù di 13 seggi rispetto al 2019 con il 98% dei voti scrutinati, pareggiato da Más Madrid, formazione progressista in crescita, in una tornata segnata da un' affluenza record, nonostante la situazione atipica, visto che si è votato in un giorno feriale e ancora in emergenza Covid.
Prima del voto molti osservatori hanno sostenuto che queste elezioni amministrative sarebbero state foriere di scossoni politici su scala nazionale. Il terremoto politico di Madrid mostra già i primi contraccolpi con Pablo Iglesias, leader di Podemos ed ex vicepremier, che ha annunciato in serata la sua uscita dalla politica attiva.
Il Partito Socialista perde 13 segg rispetto a due anni fa, mentre Ciudadanos rimane fuori dall'Assemblea Regionale.
"La libertà ha trionfato di nuovo a Madrid": ha esordito così la popolare Isabel Díaz Ayuso, grande vincitrice delle elezioni regionali di Madrid, nel suo discorso celebrativo di fronte a centinaia di simpatizzanti riuniti di fronte alla sede centrale del suo partito, ripreso dalle tv spagnole. Continueremo a governare per tutti", ha aggiunto la presidente uscente, che ottiene più del doppio dei seggi su cui ha contato nell'ultima legislatura.
E per il Partito Socialista spagnolo (Psoe) — principale formazione di governo — si apre una fase di riflessione. I principali media iberici segnalano che il partito studia i motivi della sconfitta e le prossime mosse per evitare ripercussioni sull'esecutivo centrale. I messaggi principali che arrivano dalle parti dei socialisti, spiega la stampa spagnola, sono che l'insuccesso nella capitale — dove il candidato µngel Gabilondo ha perso il 10% dei voti e si è fatto raggiungere da Más Madrid, formazione progressista — ha colto di sorpresa, ma è stato determinato da dinamiche locali e non nazionali, come invece sostengono i popolari.
In ogni caso, la batosta è considerata come "un avviso" per il premier Pedro Sánchez, secondo fonti socialiste consultate da El Mundo. "La colpa della sconfitta è nostra", ha detto la vicepremier Carmen Calvo alla radio Onda Cero.
Uno dei primi passi in vista per il Psoe, riportano diverse testate, è l'anticipazione a giugno delle primarie per rinnovare la leadership regionale in Andalusia, il territorio storicamente più importante per i socialisti e dove da gennaio 2019 governa la coalizione di centrodestra Partito Popolare (Pp)-Ciudadanos con il sostegno dell'ultradestra di Vox: l'idea principale è di non farsi cogliere impreparati nel caso in cui il Pp anticipasse le elezioni regionali lì per cercare di sfruttare il vento a suo favore dopo la vittoria di Ayuso a Madrid. "Il momento è ora", ha detto stamattina la portavoce del governo María Jesús Montero.
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