Per il decimo sabato consecutivo sono sfilati a Parigi e in decine di altre città della Francia gli oppositori al "pass sanitaire", il Green pass francese, mentre l'allentamento della pandemia nel Paese, secondo il presidente Emmanuel Macron, lascia prevedere un ammorbidimento di alcune regole. Nell'ultima settimana la Francia ha raggiunto i 50 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.
In un clima che lascia pensare a un ulteriore calo di partecipazione ai cortei - sabato scorso i presenti furono 121.000 in tutta la Francia contro 237.000 del primo sabato ad agosto - sono attese a Parigi 17.000 persone. La polizia teme comunque i soliti tafferugli che si verificano quando frange del corteo si staccano dalla manifestazione e danno poi vita a scontri con le forse dell'ordine. Sabato scorso, attorno al centralissimo Palais Royal, sono state fermate 104 persone.
L'obbligo vaccinale per il personale sanitario, una delle misure più contestate, è entrato in vigore mercoledì scorso per 2,7 milioni di dipendenti. Quanto al green pass, è stato reso obbligatorio dal 21 luglio per i luoghi che accolgono oltre 50 persone e successivamente esteso a tutti gli ospedali, bar, ristoranti, grandi centri commerciali e, dal 30 agosto, a 1,8 milioni di dipendenti a contatto con il pubblico. Il 30 settembre dovrebbe essere applicato anche alla fascia di età fra i 12 e i 17 anni.
Scendono in piazza in tutta la Francia anche i cacciatori, determinati a difendere "i valori della cultura rurale" e più in particolare la caccia tradizionale ad alcuni tipi di uccelli che di recente il Consiglio di Stato ha dichiarato illegale.
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