Si è concluso con le scuse del
ministro Pedro Nuno Santos l'annunciato rimpasto di governo in
Portogallo. Il ministro delle infrastrutture aveva emanato ieri,
29 giugno, un decreto in cui si individuavano due siti per la
costruzione, in fasi diverse, di ben due nuovi aeroporti nella
Grande Lisbona. La capitale ha da tempo bisogno di sostituire
l'attuale aeroporto, insufficiente per il suo traffico aereo e
fin troppo vicino al centro urbano, ma questa improvvisa
decisione aveva provocato una levata di scudi fra le opposizioni
per la mancanza di collegialità e l'insufficiente documentazione
sull'impatto ambientale dei nuovi lavori.
Stamattina l'ufficio del primo ministro António Costa, che
era a Madrid per il vertice Nato, ha revocato il decreto dando
l'idea di non esserne al corrente. Per questo i giornali
portoghesi si aspettavano da un momento all'altro le dimissioni
del ministro, che invece ha reagito chiedendo semplicemente
scusa.
In una breve dichiarazione alla stampa il premier, di ritorno
da Madrid e poco prima della visita programmata al Museo di Arte
Architettura e Tecnologia di Lisbona, che avrebbe svolto in
compagnia del Presidente francese Macron, ha dichiarato che
accettava le scuse e che un'opzione strategica così importante
sarebbe stata concordata con il maggior partito di opposizione,
il Partito socialdemocratico, il cui nuovo presidente, Luís
Montenegro, si insedierà durante il congresso previsto proprio
per questo weekend.
Secondo molti media nazionali, il breve ma intenso pasticcio
comunicativo presenta ancora dei punti oscuri e potrebbe essere
il sintomo di un malessere crescente fra il premier e segretario
socialista, Costa, e il delfino che aspira a raccoglierne il
testimone e rappresenta la corrente più a sinistra del partito.
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