La squadra araba israeliana del Bney Sakhnin è al centro di accese polemiche dopo che ieri, all'inizio di una partita di calcio con l'Hapoel Tel Aviv, i suoi dirigenti hanno reso omaggio ad un esponente politico arabo fuggito nel 2007 da Israele. Aspre parole di biasimo sono giunte dalla ministra per lo Sport Limor Livnat e dal ministro degli Esteri Avigdor Lieberman. All'origine della vicenda ci sono finanziamenti del Qatar per aiutare il Bney Sakhnin a superare le difficoltà economiche.
La mediazione è stata assunta dall'ex parlamentare arabo-israeliano Azmi Bishara, che i dirigenti israeliani sospettano sia stato uninformatore degli Hezbollah libanesi e che da anni risiede nel Qatar.
La ministra Livnat ha affermato che rivolgendosi a Bishara il Bney Sakhnin ha "varcato una linea rossa". Lieberman ha aggiunto che quella squadra dovrebbe adesso "competere piuttosto nel campionato palestinese o in quello del Qatar".
Un messaggio di sostegno è giunto invece da Gaza da un portavoce di Hamas che si è complimentato con il Bney Sakhnin per aver "tenuto testa al criminale Lieberman". Da parte loro i responsabili della squadra precisano che Bishara ha tuttora la cittadinanza israeliana e che non è stato mai condannato. Di conseguenza, concludono, non è stata compiuta alcuna infrazione.
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