Due autobomba sono esplose oggi a Tripoli vicino alle ambasciate d'Egitto e degli Emirati arabi uniti. Nelle rappresentanze diplomatiche sono presenti solo guardie armate. Due persone della sicurezza dell'ambasciata egiziana a Tripoli sono rimaste ferite nell'esplosione. Non si segnalano vittime al momento.
Egitto ed Eau sono accusati di aver messo a disposizione basi e aerei per i raid contro i filo-islamici a Tripoli e Ansar al Sharia a Bengasi.
Gli attentati "terroristici" che stanno insanguinando la Libia sono atti "criminali e vili contro le aspirazioni del popolo libico". L'autobomba all'ambasciata egiziana a Tripoli "viola diritto internazionale e mina le relazioni storiche tra i due popoli". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Cairo, citato dalla Mena.
Il portavoce, Badr Abdel Atti, ha condannato sia l'esplosione all'ambasciata egiziana a Tripoli che gli attentati di ieri a Tobruk e Baida, nell'est della Libia che "prendono di mira le aspirazioni del popolo libico alla libertà, la stabilità e la sicurezza". Questi attacchi "mettono in dubbio l'importanza degli appelli a un dialogo politico e nazionale con gruppi terroristici che rifiutano di deporre le armi e di rinunciare alla violenza", ha aggiunto.
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