Decine di donne australiane, circa 40, fra cui le cosiddette 'spose jihad', si sono recate segretamente in Iraq e in Siria per unirsi a gruppi terroristici. "Un numero crescente di giovani donne si unisce all'Isis, nonostante vengano usate come schiave del sesso e in alcuni casi come kamikaze", ha riferito il ministro degli Esteri Julie Bishop. "Raggiungono i mariti combattenti stranieri o cercano di trovare un partner, oppure forniscono sostegno a organizzazioni terroristiche", ha detto.
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