L'Isis ha postato in rete alcune foto, la cui attendibilità è incerta, in cui si vedono alcuni jihadisti mentre distruggono a colpi di mazza quelle che sembrano statue antiche, che gli autori del messaggio dicono essere state sottratte a un contrabbandiere. Quest'ultimo le avrebbe rubate dall'antico sito romano di Palmira, patrimonio Unesco, e viene mostrato mentre viene costretto a distruggerne una e poi mentre viene frustato. Lo rivelano la Bbc e altri media.
Secondo quanto riporta il sito del Daily Mail, l'uomo che, armato di mazza, nelle foto frantuma una statua romana di calcare davanti a una piccola folla viene descritto come lo stesso presunto contrabbandiere. L'uomo ha una tuta grigia e non ha la barba. In una foto successiva viene ritratto di spalle, inginocchiato mentre riceve delle frustate da un jihadista barbuto. La stessa serie di foto mostra anche alcuni busti romani, ancora intatti, radunati in terra. L'Isis ha già distrutto vari siti archeologici mesopotamici in Iraq e diversi reperti antichi nel museo di Mosul, oltre a vari mausolei islamici, tutti considerati come forme di "idolatria" contraria all'Islam. Finora le rovine della città romana di Palmira, in Siria non lontano da Aleppo, erano state risparmiate, seppure cadute sotto il territorio militarmente controllati dallo Stato islamico il 21 maggio. Usate come teatro di almeno una esecuzione pubblica, secondo alcune fonti le rovine romane sarebbero state minate dai jihadisti, ma non fatte detonare. Di recente due mausolei ad alcuni chilometri da Palmira sono stati fatti saltare in aria.
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