Usa e Russia hanno annunciato in una dichiarazione congiunta di aver raggiunto un accordo per proporre un cessate il fuoco in Siria a partire dalla mezzanotte di sabato 27 febbraio, ora di Damasco. Lo riferisce l'agenzia Interfax. La tregua esclude gli attacchi all'Isis, a Jabhat al-Nusra, l'affiliata locale di Al Qaida, e ad "altre organizzazioni terroristiche designate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu". Inoltre, Usa e Russia prevedono di condividere informazioni sul rispetto del cessate il fuoco.
Le parti in lotta in Siria "devono confermare" o alla Russia o agli Usa "il loro impegno al cessate il fuoco entro mezzogiorno del 26 febbraio", in modo tale che la tregua possa entrare in vigore alla mezzanotte del 27, ora di Damasco: lo ha dichiarato Vladimir Putin spiegando le condizioni del piano di tregua a partire da sabato prossimo promosso da Mosca e Washington.
Iran, tregua va discussa, non rafforzi 'terroristi' - Un "cessate il fuoco" in Siria non deve avvantaggiare i "terroristi" e comunque qualsiasi piano di "tregua" va discusso: è quanto ha affermato oggi il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, durante una conferenza stampa a Teheran, al termine di un colloquio con il suo collega bosniaco.
In precedenza Ankara si era detta favorevole ad operazioni di terra. "Solo gli attacchi aerei contro il Daesh in Siria non bastano. Ci vuole una strategia insieme agli attacchi aerei, ci vuole uno sforzo di terra". Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in una conferenza stampa con il ministro Paolo Gentiloni sottolineando l'idea di un intervento di terra con l'Arabia Saudita è "un'informazione sbagliata". "La Turchia da sola non agirà, ma neanche da sola con l'Arabia Saudita. Ci vuole una decisione tutti insieme".
Rilasciati cristiani ostaggi nel nord-est Siria Gli ultimi 43 cristiani assiri ancora nelle mani dell'Isis dei 230 presi in ostaggio un anno fa nel nord-est della Siria sono stati rilasciati oggi. Ne danno notizia fonti della chiesa assira citate dal sito christiantoday.com, con sede in Gran Bretagna. La notizia del rilascio è stata confermata dalla diocesi orientale della Siria della Chiesa assira.
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