Fa clamore a Gaza la condanna a morte emessa ad ottobre nei confronti di una donna di 26 anni, Nahla Abu Anza, giudicata colpevole della uccisione del marito avvenuta nel gennaio scorso. Ieri il tribunale distrettuale di Khan Yunes (a sud di Gaza) ha discusso un appello e si e' astenuto per ora dal fissare una data per la esecuzione della sentenza. La esecuzione capitale di una donna e' finora senza precedenti nella storia dell'Autorita' nazionale palestinese e anche negli anni di gestione autonoma di Gaza da parte di Hamas.
Nel frattempo cercano di intercedere a favore della donna personalita' di spicco, fra cui Hanan Ashrawi, e Ong dedite alla difesa dei diritti civili. Queste ultime sostengono che Nahla Abu Anza non ha beneficiato di difese adeguate e che la severita' della pena stabilita nel suo caso non e' paragonabile alle condanne emesse nei confronti di uomini colpevoli di uxoricidio. (ANSAmed).
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