Sono cominciati a Ginevra i colloqui mediati dall'Onu tra governo e opposizioni siriane. Lo riferiscono i media panarabi, riportando lo scetticismo delle parti e dello stesso inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan De Mistura. La delegazione delle opposizioni aveva ieri chiesto di poter avere colloqui diretti, ma non vi sono ancora certezze su come si svolgeranno gli incontri. Si tratta del quarto round di colloqui mediati in Svizzera dalle Nazioni Unite. Finora nessun incontro è riuscito ad avvicinare le parti. Tra due settimane si celebrerà il sesto anniversario dello scoppio delle proteste popolari in Siria e della conseguente repressione governativa, eventi che hanno gradualmente spinto il Paese mediorientale verso una guerra civile con dimensioni regionali e internazionali e con effetti catastrofici sul piano umanitario.
"Le strazianti immagini di un bambino che urla chiedendo di suo padre subito dopo aver perso entrambe le gambe in un assalto ad Idlib, la settimana scorsa, rappresentano un altro terribile monito che ci ricorda come i bambini in Siria continuino a vivere sotto attacchi a causa del conflitto". Lo afferma Geert Cappelaere, direttore regionale dell'Unicef per Nord Africa e Medio Oriente, sottolineando che 10 milioni di bambini subiscono le conseguenze del conflitto in corso da sei anni.
Intanto le forze siriane filo-turche hanno conquistato l'ultima roccaforte dell'Isis a est di Aleppo, secondo quanto riferiscono fonti degli stessi ribelli siriani cooptati da Ankara. Le fonti precisano che al Bab è totalmente sotto il controllo delle forze anti-Isis e che i jihadisti hanno accettato di ritirarsi verso la cittadina di Dayr al Hafir, a sud di al Bab. L'offensiva turca nel nord della Siria era cominciata il 24 agosto scorso in funzione anti-Isis e contro l'ala siriana del Pkk curdo, presente a est di al Bab.
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