/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Svolta in Arabia Saudita, le donne potranno guidare

Svolta in Arabia Saudita, le donne potranno guidare

Il decreto di re Salman in vigore dal prossimo giugno

27 settembre 2017, 17:32

Redazione ANSA

ANSACheck

Le donne in Arabia saudita potranno guidare © ANSA/EPA

Le donne in Arabia saudita potranno guidare © ANSA/EPA
Le donne in Arabia saudita potranno guidare © ANSA/EPA

Svolta in Arabia Saudita: dal prossimo anno le donne potranno finalmente guidare le auto. La rivoluzione è contenuta in un decreto emesso dal re Salman che ha concesso loro di prendere la patente. Un cambiamento epocale - considerato che il regno wahabita era l'unico al mondo che non concedeva questa diritto - annunciato contemporaneamente sia dalla televisione di Stato, sia ad un evento a Washington, scrive il New York Times. "Questa è una grande vittoria per noi", ha commentato con soddisfazione Latifa Shaalan del Consiglio della Shura ad Al Arabiya. "Abbiamo combattuto per decenni su questo tema, e ogni volta ci veniva detto che non era il momento giusto". I nove mesi che ancora dividono le saudite dalla possibilità di mettersi al volante daranno il tempo al paese, dove vige una rigidissima separazione dei sessi, di adeguarsi a livello burocratico ed amministrativo, così come di organizzare corsi di scuola guida. Entro trenta giorni tuttavia è prevista la creazione di una commissione governativa ah hoc. Un enorme passo in avanti per le saudite, obbligate finora a spostarsi in auto solo con un autista o con un uomo della loro famiglia. La voglia di cambiamento era partita nel 2013, quando una decina di donne decisero di sfidare apertamente le rigide regole mettendosi alla guida. Fermate dalla polizia religiosa vennero multate. Tuttavia quel piccolo passo segnò una rottura, anche nell'opinione pubblica. Da quel 26 ottobre di 4 anni fa attiviste del movimento femminile saudita cominciarono infatti a postare sul web alcuni video che le ritraevano al volante. Attivisti e militanti - tra cui anche diversi uomini - avevano poi incoraggiato le loro compagne a mettersi alla guida delle auto e a postare su Twitter le loro immagini con l'hashtag "#IWillDriveMyself". Dalla sua salita al trono nel gennaio del 2015 re Salman ha avviato una serie di riforme che hanno riguardato anche l'universo femminile. Solo due giorni fa, e per la prima volta nella storia, l'Arabia Saudita ha infatti permesso alle donne di andare allo stadio per prendere parte alle festività in occasione dell'87esimo anniversario della fondazione del regno. Qualche mese prima - a maggio - venne emessa l'ordinanza che permette l'accesso ai servizi governativi senza il consenso del coniuge o del 'tutore' maschio. In Arabia Saudita non ci sono specifiche leggi che vietano alle donne di poter accedere a tali servizi, tuttavia alcuni organi ed uffici governativi richiedono che la richiesta venga presentata dal compagno. Un altro grande cambiamento storico si ebbe a fine 2015 quando le saudite ebbero finalmente la possibilità di partecipare come candidate ad una tornata elettorale quella per i consigli municipali, che per la prima volta ha visto riconosciuto il loro diritto di voto e di elezione. Nel regno ultra conservatore rimangono ancora tanti tabù per le donne: sono infatti costrette a indossare, secondo una rigida interpretazione del precetto islamico, una tunica nera che lascia scoperti solo gli occhi. Inoltre restano ancora le restrizioni sulla libertà di movimento, di viaggiare da sole oltre alla rigida separazione dei sessi in tutti gli ambiti pubblici, tranne che in quello familiare. (ANSA)

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza