Il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, Adel Al Jubeir, ha reso noto che il regno lavorerà per dotarsi di armi nucleari se l'Iran dovesse dotarsi di tali armamenti. "Se l'Iran dovesse acquisire capacità nucleari, noi faremo tutto il possibile per fare lo stesso" ha dichiarato il ministro saudita in un'intervista alla CNN.
Intanti, l'Europa conferma che il trattato con l'Iran non verrà stracciato. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha chiarito che 'le politiche di Trump sull'accordo nucleare con l'Iran e il commercio si troveranno di fronte un approccio europeo di unità'. Trump non molla la presa: se l'Iran riprende il programma nucleare la risposta sarà dura.
Decisa la replica della Guida suprema iraniana, Ali Khamenei: il discorso del presidente Usa è stato "stupido e superficiale" e costituisce "una minaccia per il popolo iraniano e il suo governo".
Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha parlato al telefono con il presidente iraniano, Hassan Rohani, ribadendo "la volontà della Francia di continuare ad applicare l'accordo nucleare iraniano in tutte le sue parti. E ha sottolineato l'importanza che l'Iran faccia la stessa cosa": lo ha reso noto un comunicato dell'Eliseo.
"Finché l'Iran continuerà ad attuare i suoi impegni sul nucleare, come ha fatto finora e come è stato confermato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica in dieci relazioni consecutive, l'Ue continuerà a impegnarsi per la continua, piena ed efficace attuazione dell'accordo". Così l'Alto rappresentante dell'Ue Federica Mogherini ribadendo in una dichiarazione a nome dell'Unione quanto già affermato ieri, dopo la scelta del presidente Usa Donald Trump di ritirarsi dall'intesa. Decisione di cui l'Ue, sottolinea Mogherini, "si rammarica profondamente".
"In risposta alle persistenti violazioni degli Usa e al ritiro illegale dall'accordo nucleare, come richiesto dal presidente Rohani porterò avanti uno sforzo diplomatico per capire se i rimanenti partecipanti all'accordo possano garantire tutti i benefici per l'Iran. Il risultato determinerà la nostra risposta". Lo ha scritto ieri sera su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. Ieri il presidente Hassan Rohani aveva annunciato in diretta tv che Zarif si sarebbe recato nei Paesi ancora impegnati nell'accordo dopo il ritiro degli Stati Uniti: Cina, Francia, Germania, Russia e Regno Unito.
Parlamentari iraniani hanno dato fuoco in aula a bandiere americane di carta, urlando 'morte all'America'. L'episodio dopo la decisione annunciata dal presidente Usa Donald Trump di uscire dall'accordo sul nucleare con Teheran.
Oltre a una bandiera americana, i parlamentari iraniani hanno anche bruciato un pezzo di carta che rappresenta l'accordo nucleare. Il canto 'morte all'America' è stato usato a lungo in Iran dalla sua rivoluzione islamica del 1979. È stato anche comune sentirlo in parlamento. La dimostrazione di oggi mostra la rabbia pubblica che attraversa l'Iran dopo la decisione di Trump.
Il presidente del parlamento iraniano Ali Larijani ha definito "bullismo" il ritiro degli Usa dall'accordo sul nucleare, e sottolineato che il Paese riceverà dall'Iran una risposta che rimpiangeranno. "L'Ue e altri partner dell'accordo nucleare sono ora responsabili di salvare l'accordo", ha sottolineato. "Questa è una finestra attraverso la quale l'Ue può dimostrare se ha abbastanza peso per risolvere problemi internazionali o no", ha aggiunto Larijani.
Ill presidente americano Donald Trump aveva annunciato che gli Stati Uniti usciranno dall'accordo sul programma nucleare dell'Iran. In una conferenza stampa, Trump aveva sottolineato che "il regime in Iran finanzia il terrore".
LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE TRUMP
Mogherini: 'L'Ue determinata a preservare l'accordo' - "L'accordo nucleare appartiene all'intera comunità internazionale e l'Ue è determinata a preservarlo, al popolo iraniano dico: fate in modo che nessuno lo smantelli, è uno dei più grandi obiettivi mai raggiunti dalla comunità internazionale". Così l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, commenta la decisione di Trump.
Gentiloni: 'L'accordo va mantenuto, l'Italia è con l'Ue' - "L'accordo con l'Iran va mantenuto. Contribuisce alla sicurezza nella regione e frena la proliferazione nucleare. L'Italia con gli alleati europei per confermare gli impegni presi", scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
May, Merkel e Macron: 'Rammarico e preoccupazione' - I leader di Germania, Francia e Gran Bretagna, Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May, esprimono "rammarico e preoccupazione" per la decisione del presidente Donald Trump di ritirare gli Usa dall'accordo sul nucleare con l'Iran e ribadiscono che al contrario Berlino, Parigi e Londra intendono restare fedeli a quell'intesa. Lo si legge in una dichiarazione congiunta a tre diffusa da Downing Street.
Netanyahu: 'Apprezziamo molto la decisione di Trump' - "Apprezziamo molto la decisione del presidente Trump", ha detto il premier Benyamin Netanyahu subito dopo l'annuncio del presiedente Usa, definendo la decisione "coraggiosa e corretta". "Se fosse rimasto in vigore - ha proseguito - entro alcuni anni Iran avrebbe avuto bombe atomiche".
Obama: 'La decisione di Trump è sbagliata' - "L'accordo con l'Iran e' nell'interesse dell'America e sta funzionando": lo afferma Barack Obama che definisce la decisone di Donald Trump di uscire dall'intesa "sbagliata". Una decisione con cui "ha voltato le spalle all'Europa". "L'accordo - aggiunge l'ex presidente americano - ha significativamente ridimensionato il programma nucleare uraniano".
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