Israele potrebbe cominciare a
vaccinare i suoi cittadini contro il Covid dalla fine di questo
mese, al più tardi. Lo ha detto il ministro della sanità Yuli
Edelstein alla tv Canale 12 secondo cui l'amministrazione
sanitaria è al lavoro per mettere a punto la logistica di
stoccaggio (con temperature ben al di sotto dello zero) e poi di
distribuzione del vaccino.
La prima fornitura sarà quella della Pfizer con 4 milioni di
dosi, sufficienti - ha spiegato Haaretz - per 2 milioni di
israeliani. Poi dovrebbero arrivare le quantità fornite da
Moderna con cui il Israele ha firmato un accordo per 6 milioni
di dosi utili a 3 milioni di persone.
Edelstein ha comunque specificato che Israele passerà alla
vaccinazione solo dopo l'approvazione dei farmaci da parte delle
autorità sanitarie.
Intanto continuano a salire i casi di nuove infezioni nel
paese: secondo gli ultimi dati ufficiali, venerdì scorso sono
stati 1.506 con un aumento del tasso di positività dal 2.3% al
2.5%. Le autorità sembrano al momento escludere un ritorno al
lockdown per l'imminente festa di Channucchà (10-18 dicembre) ma
sono allo studio ulteriori misure restrittive per impedire una
crescita delle infezioni.
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