I ribelli Huthi dello Yemen hanno chiuso sei stazioni radio a Sanaa che si rifiutavano di trasmettere la loro propaganda. Lo ha annunciato il sindacato dei giornalisti, precisando che gli insorti, sostenuti dall'Iran, erano arrabbiati perché le radio si rifiutavano di trasmettere anche gli inni pro-huthi, o perché avevano trasmesso musica che gli insorti considerano una violazione dell'Islam.
Il sindacato ha denunciato "misure arbitrarie che limitano la libertà di espressione", chiedendo la ripresa immediata delle trasmissioni radiofoniche.
Gli huthi che controllano gran parte dello Yemen settentrionale sono seguaci della fede minoritaria Zaidi, una propaggine dell'Islam sciita. Impongono un'interpretazione austera dell'Islam nelle aree sotto il loro controllo, con regole rigide sull'abbigliamento, la segregazione di genere e l'intrattenimento, compreso il divieto della maggior parte delle forme di musica.
Una coalizione militare a guida saudita è intervenuta in Yemen nel 2015, un anno dopo che gli Houthi avevano sequestrato Sanaa, per sostenere il governo.
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