La Sardegna e la sua cucina
raccontata da una giovane chef inglese che nell'isola ha deciso
di vivere sono state protagoniste della seconda serata per la IX
edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo
organizzata all'Istituto italiano di cultura a Londra diretto da
Francesco Bongarrà. Letitia Clark, che ha fatto della Sardegna
la sua casa, ha dedicato all'arte culinaria della sua terra
adottiva ben tre libri di ricette: l'ultimo si intitola 'Wild
Figs and Fennel'. "La Sardegna è un luogo unico,
particolarissimo - ha osservato Clark - che ha mantenuto
praticamente intatta la propria identità e le sue tradizioni,
anche culinarie. L'amore per il cibo sardo - ha continuato
parlando a una sala con una nutrita rappresentanza sarda, a
partire dall'imprenditore Nichi Grauso - inizia dalla spesa:
dalla scelta degli ingredienti, assolutamente di stagione, fatta
in piccoli negozi di alimentari e dai produttori locali. Nulla
di più diverso dalla fredda atmosfera che caratterizza,
soprattutto nel Regno Unito, i grandi supermercati". "Bisogna
essere ispirati per cucinare bene, con passione e amore", ha
rilevato a sua volta Bee Wilson, scrittrice e giornalista,
autrice di libri di cucina e della rubrica Table Talk del Wall
Street Journal. E ancora: "La buona cucina è un viaggio nei
sensi. Anche quando non mi trovo in Italia, cerco ispirazione,
per esempio quando sono a casa mia, a Cambridge, preferisco fare
la spesa al mercato per trovare le delizie di stagione". Mentre
Vicky Bennison, creatrice del progetto Pasta Grannies - basato
su una serie di video di donne che ancora preparano la pasta a
mano - ha spiegato che è solita filmare le ricette mentre
vengono realizzate. "E' una sensazione magnifica. Queste
meravigliose donne sarde - ha aggiunto - ti accolgono nella loro
casa, si fanno filmare mentre preparano per esempio i buonissimi
malloreddus, e poi ti invitano a mangiarli con loro. Ogni volta
si fa festa". Anche senza strumenti sofisticati: "basta un
coltello affilato e magari uno dei famosi cesti sardi, che
sull'isola si usano per tutto, dalla spesa alla preparazione
appunto della pasta". "L'Italia e la sua cucina - ha concluso -
son come l'amore: non se ne ha mai abbastanza".
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