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Concerto a Varsavia con musica composta dalle donne nei lager

Concerto a Varsavia con musica composta dalle donne nei lager

Frutto della ricerca trentennale del maestro Francesco Lotoro

ROMA, 13 gennaio 2025, 11:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In occasione della Giornata della memoria dell'Olocausto, il 25 gennaio, l'Istituto italiano di cultura di Varsavia organizza un concerto dedicato alla musica composta dalle donne prigioniere nei ghetti dell'Europa centrale, nei lager del Terzo Reich, nei gulag sovietici, nei campi di concentramento giapponesi, donne di ogni provenienza geografica e sociale, resistenti politiche, musiciste colte o dilettanti, combattenti e pacifiste, che hanno scritto o cantato per farsi coraggio, per addormentare i loro bambini, per confortare i malati, per sognare.
    Tra i campi di concentramento femminili del Terzo Reich, Ravensbrück, aperto il 15 maggio 1939 sulle rive del lago di Fürstenberg/Havel, era il più grande. Tra il 1939 e il 1945 furono deportate 110.000 donne. Di queste, 92.000 furono vittime di esperimenti medici, uccise per gasazione o trasferite presso i campi di sterminio. Vittime di infortuni sul lavoro o sfruttate fino alla morte nella fabbrica della Siemens.
    Ciononostante, a Ravensbrück furono allestite clandestinamente scuole e fiorì una importante attività musicale: tra le deportate vi erano parecchie compositrici e musiciste professioniste.
    A riportare alla luce questa musica perduta è stato il maestro Francesco Lotoro, pianista, compositore e direttore d'orchestra che oltre 30 anni fa ha intrapreso un viaggio alla ricerca, restauro, archiviazione, pubblicazione ed esecuzione di musiche scritte in tutti i campi di concentramento e campi di prigionia dal 1933 (apertura di KL Dachau) al 1953 (morte di Stalin). Il suo lavoro ha dato vita ad una collezione di oltre 8.000 partiture e documenti (microfilm, diari, quaderni musicali, pubblicazioni, registrazioni fonografiche e interviste ai sopravvissuti o ai loro discendenti). Il lavoro di Lotoro è confluito nella Fondazione Ilmc (Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria) che garantisce la salvaguardia e la promozione di questo inestimabile patrimonio musicale che restituisce dignità ai musicisti che, anche di fronte alla disperazione e alla morte, ci hanno lasciato un'eredità. Questa musica simboleggia la speranza, la resilienza e la capacità di trovare conforto nell'arte durante le ore più buie dell'umanità.
    Il concerto, ospitato nella sede dell'Istituto italiano di cultura di Varsavia, è diretto da Francesco Lotoro e vede la partecipazione della cantante Anna Maria Stella Pansini.
   

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