(di Claudio Salvalaggio)
Grande successo al Terrace
Theater del Kennedy Center per "Beyond the Godfather" (Oltre il
Padrino), l'omaggio tributato al famoso compositore italiano
Nino Rota con la prima del concerto di PostClassical Ensemble
(Pce), in collaborazione con l'Istituto italiano italiano di
cultura di Washington.
Una performance di un'ora e mezzo per far conoscere al
pubblico americano non solo l'autore di 150 colonne sonore, ma
anche il suo repertorio meno noto nonostante la sua varietà.
"Nino Rota è famoso nel mondo del cinema per la sua collaborazione con Federico Fellini e per le sue melodie inquietanti per Il Padrino di Coppola", ha sottolineato nel programma di sala la curatrice Claudia Gorbman, professor emerita di studi cinematografici alla University of Washington-Tacoma.
"Ma - ha spiegato - i suoi numerosi e
meravigliosi lavori concertistici, come vini troppo deliziosi
per essere esportati, sono rimasti a lungo un segreto ben
custodito fuori dall'Italia. Beyond the Godfather rivela i
diversi fascini di Rota, spaziando attraverso la gamma di stili
ed emozioni". Ecco quindi il concerto per archi, le Moliere
imaginarie (scritto quando lavoro' alla commedia-balletto col
coreografo Maurice Bejart), il nonetto e Castel del Monte per
corno francese (suonato da Christy Klenke, assistant principal
della Washington national Opera) e orchestra. Composizioni che
il PostClassical Ensemble, diretto da Angel Gil-Ordonez, ha
alternato con alcuni dei brani delle colonne sonore piu' note
di Rota: dal Padrino (per il quale scrisse le musiche dei primi
due film della trilogia, vincendo l'Oscar per il secondo) a
Romeo e Giulietta di Zeffirelli, fino ad Amarcord, La Dolce Vita
e Otto e mezzo di Fellini, mentre su un maxi schermo dietro
l'orchestra scorrevano le locandine e le immagini dei film.
Pubblico in piedi, commosso. Il concerto e' stato replicato
all'auditorium Meyerhoff del Museo delle arti di Baltimora.
Il matrimonio artistico che ha legato Rota a Fellini è stato
descritto durante il concerto da Gianni Cicali, professore
associato alla Georgetown University e specialista della storia
del teatro italiano. "No Rota, no Fellini", ha detto al
pubblico, definendo il compositore "un piccolo Mozart milanese"
(come lo elogiava la stampa dell'epoca) e ricordando che
cominciò a comporre a otto anni, scrivendo tre anni dopo un
oratorio (L'infanzia di San Giovanni Battista) eseguito anche in
Francia. Rota ebbe anche un'esperienza americana, due anni come
studente al prestigioso Curtis Institute of music di
Philadelphia. Il professor Cicali ha partecipato alla fine del
concerto ad un dibattito con la cornista Klenke e il direttore
Ordonez.
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