Conclusi gli eventi organizzati
dall'ambasciata d'Italia a Dakar per la Giornata della ricerca
italiana nel mondo. Questa settima edizione è stata dedicata a
promuovere e rafforzare la collaborazione tra le istituzioni che
in Italia ed in Senegal sono impegnate nell'educazione, la
ricerca e l'innovazione nell'ambito della salute,
dell'alimentazione, del benessere degli animali e dell'igiene e
salubrità degli alimenti, come spiega un comunicato
dell'ambasciata d'Italia nella capitale senegalese.
L'ambasciata ha organizzato un seminario a cui hanno
partecipato i professori Giuseppe Campanile dell'università di
Napoli, che ha illustrato le potenzialità delle razze da carne
italiane per il miglioramento genetico delle razze bovine
locali, Giovanni Poglayen dell'università di Bologna, che ha
trattato il tema
delle zoonosi parassitarie, Daniela Pasotto dell'università di
Padova, che ha esposto i principi della biosicurezza e delle
tecniche di sorveglianza sanitaria, Lakamy Sylla dell'università
di Perugia, che ha riferito di biotecnologie per la riproduzione
animale, e Yolande Proroga dell'istituto zooprofilattico
sperimentale del mezzogiorno di Napoli, che ha approfondito il
tema della tubercolosi e brucellosi.
Da parte senegalese sono intervenuti professori della Scuola
inter-statale di Scienze e Medicina veterinaria di Dakar
(Eismv), i ricercatori del Laboratorio nazionale
dell0Allevamento e la Ricerca veterinaria (Lnerv) che ha compiti
di sorveglianza sanitaria analoga a quella degli istituti
zooprofilattici sperimentali in Italia, i funzionari dei servizi
veterinari del ministero dell'Agricoltura e dell'allevamento del
Senegal, i responsabili per il Senegal del Centro di emergenza
malattie animali transfrontaliere (Ectad) della Fao, il
segretario generale dell'Ordine dei medici veterinari del
Senegal, imprenditori locali e rappresentanti delle loro
organizzazioni di categoria.
Il seminario è stato seguito da più di cento persone, a
conferma dell'interesse degli argomenti trattati e la loro
rilevanza nel contesto dell'economia locale.
Nei due giorni successivi al seminario gli invitati italiani
hanno incontrato individualmente le controparti senegalesi
discutendo di possibili collaborazioni nell'ambito
dell'educazione superiore e della ricerca, in
particolare riguardanti i temi della salute e dell'alimentazione
animale che possono essere messi in atto con gli atenei
italiani, segnatamente per quanto riguarda le zoonosi (malattie
animali trasmissibili all'uomo) tra le quali emergono le febbri
emorragiche e le influenze aviarie.
Queste ultime costituiscono in effetti una costante minaccia
per l'industria dell'allevamento avicolo, anche a causa della
trasmissione di cui sono responsabili gli uccelli migratori.
Sylla e Proroga hanno inoltre tenuto una lezione agli studenti,
rispettivamente, sulle biotecnologie riproduttive e sulle
tecniche di laboratorio per le indagini sugli alimenti.
"Questo evento conferma la volontà dell'Italia di
condividere le conoscenze negli ambiti della salute e del
benessere degli animali e dell'igiene degli alimenti,
fondamentali per far progredire la produzione alimentare e
incrementare la salubrità degli alimenti prodotti localmente",
ha dichiarato l'ambasciatrice Caterina Bertolini incontrando gli
esperti al termine e aggiungendo che "l'ambasciata rimane
impegnata per mantenere alta l'attenzione della comunità
scientifica e delle istituzioni riguardo alle malattie
pandemiche animali che possono avere drammatiche ricadute per la
salute umana e per l'economia e che possono essere prevenute con
la sorveglianza epidemiologica, la cui validità a livello
globale è condizionata dall'efficacia del contributo dato dalle
istituzioni competenti di ogni singolo Paese".
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