La lunga relazione delle imprese
italiane con il marcato spagnolo gode di buona salute e si
traduce sempre più in strategie che fanno della sostenibilità
una priorità, in un clima favorevole agli investimenti con
ricadute positive su livelli occupazionali e fatturato. E' il
principale risultato del primo Barometro sul clima e le
prospettive degli investimenti italiani in Spagna, realizzato
dalla Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna
(Ccis), in collaborazione con Analistas Financieros
Internacionales (Afi), sotto gli auspici dell'ambasciata di
Italiana Madrid, dove sarà presentato oggi pomeriggio alle
18:30, alla presenza dell'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi
e del presidente della Camera di Commercio, Marco Pizzi, fra gli
altri. Alla presentazione a cura di Diego Vizcaino, direttore di
Economia applicata di Afi, seguirà una tavola rotonda tra i
maggiori imprenditori del tessuto industriale italiano operanti
in Spagna, segnala una nota della Camera di Commercio.
Un proficuo e intenso rapporto imprenditoriale con un
orizzonte dinamico che si evince da alcuni dei dati anticipati:
1 azienda italiana su 2 operanti in Spagna (50%) fra una
cinquantina di quelle consultate nel sondaggio, prevede di
aumentare i propri investimenti nel 2024. E un 66% confida in un
incremento del proprio fatturato nell'anno. Mentre 9 aziende su
10 (90%) considerano strategica la presenza nel paese iberico.
Un'importanza dovuta principalmente al fatto che il mercato
spagnolo è per le compagnie italiane un trampolino di lancio per
le attività in Sudamerica (secondo il 27,6% degli intervistati)
o in Portogallo (25,9%).
A rendere fertile il territorio spagnolo è soprattutto il
clima favorevole all'attività imprenditoriale, valorizzato a
livello globale dal 75,5% delle aziende italiane in Spagna,
attestato all'elevato livello di gradimento di 3,1 in una scala
da 1 a 5. Ma è anzitutto la qualità di vita nel paese iberico il
valore più apprezzato (3,7), seguito dallo sviluppo e
dall'impiego di pratiche sostenibili (3,6) e dal livello di
digitalizzazione (3,3). Il grande feeling esistente fra i due
paesi è confermato dal fatto che nemmeno una delle imprese
consultate si è mostrata in disaccordo con l'affermazione che
"in Spagna c'è una buona qualità di vita".
Il barometro è "una bussola che la Camera di Commercio
d'Italia in Spagna, che conta oltre 300 aziende associate,
intende mettere a disposizione di tutte le imprese italiane
interessate al mercato iberico anche come ponte verso paesi
terzi dell'America Latina e del nord Africa", evidenzia il
presidente della Ccis, Marco Pizzi.
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