Per iniziativa della Rappresentanza
Permanente d'Italia presso l'UNESCO, è stata inaugurata nella
serata di ieri a Parigi la mostra fotografica "Close/Far",
presso le prestigiose "Sale Mirò" della sede centrale
dell'Organizzazione. Curata dall'Azienda Speciale Palaexpo e
dall'Istituto di Studi sul Mediterraneo (CNR), la mostra è nata
da un bando rivolto a fotografi appartenenti alle comunità di
immigrati residenti in Italia, invitati a raccontare, attraverso
l'obiettivo, la propria esperienza in relazione al patrimonio
culturale. Il risultato è un repertorio di oltre 300 fotografie
scattate da fotografi professionisti e amatoriali di ben 29
Paesi diversi, dalla Cina alla Guinea, dal Venezuela alla
Romania.
Scopo dell'iniziativa è portare all'UNESCO, grazie all'arte e
alla fotografia, manifestazioni concrete del senso di
appartenenza che le comunità migranti mantengono con il
patrimonio culturale dei propri contesti di origine. Il rapporto
con le radici e la loro importanza nella definizione
dell'identità individuale e collettiva rientrano in effetti fra
i presupposti che l'UNESCO pone alla base dei concetti di
patrimonio culturale materiale e immateriale, a loro volta
veicoli privilegiati di integrazione fra i popoli.
Un primo allestimento della mostra è stato presentato al
Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell'autunno 2022, in
occasione del 50º anniversario della Convenzione UNESCO sulla
protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale. La
mostra "Close/Far" approda ora all'UNESCO e potrà essere
visitata dal pubblico parigino dal 1 al 10 luglio.
All'inaugurazione della mostra, che ha potuto contare sulla
presenza del Presidente della Commissione nazionale italiana per
l'UNESCO, Franco Bernabè, hanno partecipato i Rappresentanti di
tutti gli Stati membri dell'Organizzazione.
In occasione del vernissage hanno inoltre portato la loro
testimonianza due degli autori delle foto: Mohamed Keita,
ivoriano, che, grazie alle competenze fotografiche acquisite in
Italia ha collaborato all'apertura di due scuole di fotografia
per bambini delle periferie di Bamako, in Mali, e di Nairobi, in
Kenya; e Nilowfer Awan Ahamede, di origini pakistane, che ha
intrapreso un viaggio per andare a conoscere il Paese di suo
padre, attraversandolo con lo sguardo e catturandolo con
l'obiettivo fotografico nella serie "Faces of Pakistan".
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