E' stato lanciato ufficialmente a
Sarajevo, martedì 17 settembre 2024, il progetto Twinning di
Anac a sostegno dell'Agenzia bosniaco-erzegovese per la
prevenzione e il coordinamento del contrasto alla corruzione
(Apik). Il presidente dell'autorità Giuseppe Busia e il
segretario generale Filippo Romano, assistiti dall'ambasciata
d'Italia in Bosnia Erzegovina, hanno presenziato all'evento di
lancio che segna l'avvio ufficiale del progetto. All'evento
hanno presenziato i massimi vertici della delegazione
dell'Unione Europea in Bosnia Erzegovina, a cominciare dal
neo-capo della delegazione, l'italiano Luigi Soreca; dal
direttore del Servizio Investigativo Speciale (Stt) della
Lituania, Linas Pernavas; dal direttore di Apik, Elvis Kondžić;
e da diversi rappresentanti della società civile
bosniaco-erzegovese.
I Twinning (gemellaggi amministrativi) sono strumenti di
"capacity building" finanziati dal bilancio europeo, in virtù
dei quali funzionari delle pubbliche amministrazioni degli Stati
membri dell'Ue vengono distaccati - a spese dell'Unione europea
- in Paesi terzi, con l'obiettivo di sostenere la trasmissione
di "saper fare" e l'allineamento delle normative locali a quelle
dell'Unione. La selezione degli Stati membri avviene a seguito
di una vera e propria procedura competitiva, allo scopo di
individuare la proposta migliore nell'interesse del Paese
beneficiario. In questo caso, il progetto è stato assegnato
all'Anac italiana, assistita dal Servizio investigativo della
Lituania, a conferma della riconosciuta expertise delle due
istituzioni.
Nell'ambito di tale gemellaggio, Anac sosterrà lo sviluppo
istituzionale e le capacità gestionali di Apik, con l'obiettivo
di promuoverne il ruolo di ineludibile punto di riferimento per
la prevenzione della corruzione in Bosnia Erzegovina. L'adozione
di passi decisivi per rafforzare la prevenzione e il contrasto
alla corruzione e al crimine organizzato è una delle condizioni
necessarie perché il Paese balcanico possa avviare i negoziati
per aderire all'Ue. In passato Anac, nell'ambito di una
collaborazione con la nostra Ambasciata a Sarajevo, aveva già
assicurato un training a beneficio dell'Agenzia statale per gli
appalti pubblici della Bosnia Erzegovina.
"La nostra presenza qui dimostra la forza del comune impegno
nella lotta alla corruzione e nella promozione di una cultura
dell'integrità a livello nazionale e internazionale", ha detto
il Presidente di Anac Busìa. "Tutto questo nel pieno spirito dei
principi ispiratori dell'Unione Europea e della Convenzione
delle Nazioni Unite contro la corruzione (Uncac)". "L'Anac è
attivamente coinvolta in forum e organizzazioni internazionali
come le Nazioni Unite, il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione
per la cooperazione e lo sviluppo economico. Consideriamo la
cooperazione multilaterale e bilaterale uno strumento
fondamentale affinché istituzioni come la nostra possano
imparare le une dalle altre e anche rafforzare la nostra
posizione a livello nazionale".
"Questo progetto" - ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia,
Marco Di Ruzza - "conferma che il sostegno dell'Italia al
percorso europeo della Bosnia Erzegovina non è limitato a
un'alta diplomazia bruxellese, ma include anche una silenziosa e
operativa attività quotidiana. La corruzione non rappresenta
soltanto un limite allo sviluppo economico della Bosnia
Erzegovina e un perverso incentivo all'emigrazione della sua
popolazione giovanile, ma può diventare anche una vera e propria
causa di delegittimazione delle autorità del Paese. Con questo
Twinning, l'Italia - grazie ad Anac - si pone all'avanguardia
nel sostenere la Bosnia Erzegovina in questo settore, che sarà
cruciale per il suo futuro europeo".
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