"La firma oggi di questo MoU che
coinvolge le sei aziende algerine, italiane austriache, e
tedesche, nel progetto dell'idrogeno verde dall'Algeria
all'Europa è molto importante. Il progetto impegna tutte le
aziende entro due anni a completare uno studio di fattibilità
esaustivo che dimostrerà la fattibilità economica, tecnica ed
industriale di questo progetto molto importante che servirà
molto ai paesi europei per ridurre l'impronta del Co2 e quindi
raggiungere gli obiettivi della Cop 19".
Lo ha detto all'ANSA, l'ambsciatore d'Italia in Algeria,
Alberto Cutillo, a margine della 12ª edizione del Napec, la
fiera nordafricana e mediterranea dell'energia e dell'idrogeno,
in corso ad Orano, nell'ovest del Paese.
"l'Algeria è convinta di questa opportunità e mi sembra che
l'Italia abbia dato anche lo stesso segnale", ha ancora
sottolieanto il diplomatico italiano.
Per l'ambasciatore Cutillo, questo progetto lega ancora di
più le economie dei due Paesi, soprattutto i settori energetici,
che già storicamente dalla creazione del gasdotto Enrico Mattei
da ormai piu di 40 anni, costituiscono un partenariato molto
forte".
"Ricordo che l'Italia è il primo cliente dell'Algeria per quanto
riguarda le forniture di gas, e quindi è un partenariato molto
importante per noi come lo è per gli algerini", ha concluso.
Va notato che le società italiane Snam e Sea Corridor,
Sonatrach e Sonelgaz (Algeria), Vng (Germania) e Verbund Green
Hydrogen (Austria) hanno firmato un memorandum d'intesa ieri ad
Orano, per realizzare congiuntamente gli studi necessari per
valutare la fattibilità e la redditività di un progetto
integrato di produzione di idrogeno verde in Algeria per
rifornire il mercato europeo attraverso il "SoutH2 Corridor".
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