Rilanciare i rapporti culturali tra
Italia e Siria alla luce della nuova fase politica attraversata
dal martoriato paese mediterraneo: con questo obiettivo
l'Heritage International Institute (HII), co-organizzatore
assieme al Ministero degli Esteri e della Cooperazione
internazionale (Maeci), della prima edizione della Settimana
della cultura siriana, lavora adesso alla stesura di una
relazione scritta contenente tutte le iniziative e progetti
proposti dalle università e associazioni italiane che hanno
partecipato all'iniziativa appena conclusasi.
La Settimana della cultura siriana si è chiusa nella
suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria Ausiliatrice
dove si è svolto un concerto musicale animato, tra l'altro,
dall'esecuzione del brano inedito "Far Away Yet Close", composto
da Sergio Iovino, Chief Executive Officer di HII.
"L'Italia e la Siria condividono una coscienza culturale
condivisa che si è stratificata negli anni", ha detto in
apertura l'ambasciatore italiano a Damasco, Stefano Ravagnan,
secondo cui "l'iniziativa dell'Heritage International Institute
ha avviato un importante cammino a favore del rilancio della
cooperazione culturale ed accademica tra i due Paesi".
Come si legge nel comunicato, numerose università,
associazioni e musei hanno accolto l'invito di HII, "dando vita
ad un programma settimanale ricchissimo all'insegna della
cultura e della diversità.
Decine di eventi al giorno in tutta
la penisola a favore della ricostruzione della Siria partendo
dalla cultura": dal design alla moda, dalla musica al turismo
culturale, dall'accessibilità delle persone con disabilità al
patrimonio culturale siriano alla lotta contro il traffico beni
culturale, dall'archeologia in Siria alla prevenzione dei sismi
e delle catastrofi naturali.
Hani El Debuch, direttore della Task Force Speciale per la
Siria creata da HII all'indomani dell'8 dicembre 2024, quando è
cominciata la transizione di potere, ha così commentato
l'iniziativa: "la settimana della cultura siriana in Italia ha
rimesso al centro del dibattito sulla Siria la parola cultura,
promuovendo da tutti i punti di vista il patrimonio del paese
levantino come base per la ricostruzione del Paese.
È stata
un'occasione unica - ha detto El Debuch - poter tornare a
parlare di un paese meraviglioso che negli ultimi anni è stato
tristemente ricordato solo per le bombe, la distruzione, per il
conflitto armato. Continueremo a lavorare da oggi e senza pausa
in vista della nostra prima missione a Damasco", ha aggiunto.
In tal senso, l'Heritage International Institute è già al
lavoro per stendere la relazione finale della Settimana della
cultura. In questo documento "confluiranno tutte le proposte
delle università e delle associazioni italiane aderenti
all'iniziativa per avviare le attività in Siria, sviluppare i
rapporti con le autorità locali, tra cui i rettori delle
Università di Aleppo e di Damasco, anche per il rilancio delle
relazioni inter-universitarie prospettato dal Ministro degli
Esteri AntonioTajani", di recente in visita in Siria.
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