La collaborazione in ricerca e
innovazione tra i Paesi europei e l'Africa è fondamentale per
affrontare le sfide globali e promuovere lo sviluppo sostenibile
e partnership strategiche nei settori dell'agricoltura, delle
energie rinnovabili e della digitalizzazione facilitano il
trasferimento tecnologico e favoriscono una crescita economica
inclusiva: lo sostiene in una nota l'ambasciata d'Italia a
Dakar, sottolinenando che
questi temi sono stati al centro del forum del 25 febbraio
presso l'università Amadou Mahtar Mbow (Uam) di Dakar,
organizzato dal ministero dell'Istruzione superiore, della
Ricerca e dell'Innovazione (Mesri) del Senegal, in
collaborazione con le delegazioni dell'Unione europea (Due) in
Senegal e presso l'Unione africana (Ua).
Ad aprire i lavori sono stati Jean-Marc Pisani, ambasciatore
dell'Unione europea in Senegal, ed El Hadji Abdourahmane Diouf,
ministro del Mesri.
Nel corso della giornata, un panel di
esperti del mondo accademico e imprenditoriale ha discusso
dell'impatto della cooperazione internazionale europea sul
rafforzamento del sistema di ricerca e innovazione in Senegal.
In questo contesto Eugenio Cavallo, addetto scientifico
presso l'ambasciata d'Italia, ha illustrato le opportunità
offerte dai programmi promossi dal Ministero degli Affari esteri
e della Cooperazione internazionale e dall'ambasciata d'Italia
per incentivare la collaborazione scientifica tra il Senegal e
il sistema italiano di ricerca e innovazione.
Grazie a queste
iniziative, università e istituzioni di ricerca italiane hanno
ospitato 20 ricercatori e professori affermati per brevi
soggiorni di studio e 10 dottorandi e giovani ricercatori per
programmi di ricerca di nove mesi.
Birama Sene ha condiviso la sua esperienza come beneficiario
di quest'ultimo programma, svolgendo attività di ricerca nei
laboratori dell'università politecnica delle Marche, ad Ancona.
L'Italia, con la sua eccellenza scientifica, contribuisce
attivamente al partenariato tra Unione europea e Senegal nel
campo della ricerca e dell'innovazione, rafforzando la
competitività e creando nuove opportunità per scienziati e
imprese. Questo impegno conferma la volontà del Paese di
partecipare alla costruzione di un futuro sostenibile basato
sulla condivisione della conoscenza e sull'innovazione, conclude
la nota.
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