Ancora Roma a Parigi.
Dopo la mostra sui capolavori della Galleria Borghese, il Musée Jacquemart-André, ospita da domani e fino al 3 agosto 2025, una grande mostra su Artemisia Gentileschi.
Personalità dal destino
fuori dal comune, "la pittrice romana protagonista della pittura
caravaggesca (1593-1656 circa) è stata tra le rare artiste
donne dell'epoca moderna ad aver conosciuto in vita un successo
internazionale e ad aver potuto vivere della sua pittura", si
legge in una nota diffusa dai curatori della retrospettiva lungo
le rive della Senna. Attraverso una quarantina di dipinti, tra
capolavori riconosciuti dell'artista e tele di più recente
attribuzione, l'esposizione punta a
"mettere in luce il ruolo avuto da Artemisia Gentileschi nella
storia dell'arte". In particolare, cercando di dimostrare
l'originalità del suo lavoro, del suo percorso e della sua
identità, ancora oggi fonte di fascino ed ispirazione.
Intitolata, 'Artemisia, l'héroïne de l'art" ('Artemisia,
l'eroina dell'arte') la mostra curata da Pierre Curie, Patrizia
Cavazzini e Maria Cristina Terzaghi, ritraccia un percorso
cominciato a 16 anni, nell'atelier del padre, Orazio
Gentileschi, a Roma, per poi emanciparsi progressivamente sotto
l'inflluenza di Caravaggio e conquistare le corti di mezza
Europa, dai Medici alla Baviera, passando per la Francia e
l'Inghilterra. A tenere compagnia ai dipinti di Artemisia
Gentileschi, ci saranno quelli della collezione permanente del
Musée Jacquemart-André, tra le più notevoli collezioni
rinascimentali presenti fuori dal Belpaese, tanto da renderlo
un museo "quasi italiano". Donato nel 1912 dalla collezionista e
pittrice Nelie Jacquemart-André all'Institut de France, il
palazzo-museo del Boulevard Haussmann, a due passi dall'Arco
di Trionfo, è rimasto chiuso per un anno, dal settembre 2023 al
settembre 2024, per lavori di restauro e ammodernamento. La
campagna ha riguardato, in particolare, la monumentale
scalinata a doppia elica, il fumoir e l'affresco della sala da
pranzo dipinto da Giambattista Tiepolo pensato in origine per
Villa Contarini, a Mira, in provincia di Venezia, poi rimosso e
rimontato in Francia. Oltre alla ricca collezione permanente,
con tanti dipinti del Rinascimento italiano, il museo ospita
regolarmente mostre temporanee come quella dell'anno scorso
consacrata a Giovanni Bellini o quella appena conclusasi sui
capolavori della Galleria Borghese. Altrettanti omaggi al
profondo legame che unisce l'Italia e la Francia, a cominciare
dalle due capitali, Roma e Parigi, unite da un gemellaggio
esclusivo di cui il prossimo anno si celebrerà il settantesimo
anniversario: 'Solo Roma è degna di Parigi. Solo Parigi è degna
di Roma', recita il motto sancito nel 1956.
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