Il Consolato Generale d'Italia e
l'Istituto Italiano di Cultura di Mumbai hanno collaborato con
la Chanakya Foundation e con la Chanakya School of Cratf per
l'organizzazione di una mostra-evento che celebra "Genes Mundi",
frutto della "Residenza d'artista" della Fondazione indiana,
assegnata per il 2024 all'italiana Daniela Papadia.
Genes Mundi si compone di sei arazzi concepiti da Papadia e
ricamati sotto la supervisione creativa di Karishma Swali, con
lettere in fili d'oro che sottolineano le mutazioni
mitocondriali attraverso i continenti e simboleggiano
l'ininterrotto lignaggio della discendenza per linea materna.
"I ricami si trasformano così in una sorta di cartografia, che
contiene sia la continuità storica che la reinvenzione
contemporanea", spiega l'artista.
Che aggiunge: "Il ricamo ha la voce del dolore, dell'amore e della resilienza.
Ogni punto sul
tessuto diventa testimonianza di durata, connessione, e di
storia condivisa".
Nel presentare il progetto, il Console Generale d'Italia a
Mumbai Walter Ferrara ha ricordato che "iniziative come Genes
Mundi evidenziano la forza delle collaborazioni culturali nelle
quali la tradizione incontra la ricerca contemporanea. Italia e
India condividono una profondo legame in questo senso".
"Genes Mundi si colloca all'intersezione tra Italia e India, tra
scienza e arte, e tra arte e artigianato", aggiunge Francesca
Amendola, che dirige l'Istituto Italiano di Cultura di Mumbai.
"Campi spesso considerati opposti possono in realtà creare
opportunità di dialogo e un terreno fertile: al cuore di questo
incontro c'è una esplorazione condivisa del femminile, un filo
unificante che lega assieme le culture".
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