Torna a New York il Change the
World Model United Nations, il più grande forum internazionale
giovanile con la partecipazione di 4.000 studenti provenienti da
oltre 140 paesi (gli italiani sono 1400 da diverse regioni, tra
cui Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania e
Sicilia).
L'appuntamento, da oggi al 23 marzo, sarà un'occasione unica
per i giovani delegati di confrontarsi sui grandi temi della
politica globale, simulando il funzionamento dell'Onu e
interagendo con leader internazionali, diplomatici, imprenditori
e campioni dello sport.
All'evento, organizzato da Associazione Diplomatici e Change
the World Academy, partecipano Melissa Fleming, vice segretaria
generale Onu con delega alla Comunicazione Globale, Catherine
Colonna, ex ministro degli Esteri francese, che verrà
intervistata da Myrta Merlino, l'ambasciatore Giampiero Massolo,
Maurizio Massari, rappresentante permanente d'Italia alle
Nazioni Unite, Giovanni Caccamo, cantautore e partner del Cwmun,
i campioni del mondo Marco Tardelli e Paulo Roberto Falcão.
Il messaggio di apertura quest'anno ha come ambasciatrice
d'eccezione la senatrice Liliana Segre, che in un videomessaggio
invia il suo augurio a tutti gli studenti presenti a New York.
"Sono molto felice di rivolgermi a voi che siete la migliore
garanzia per il futuro - afferma la senatrice - E' importante
ricordare anche a voi giovani sentinelle della Memoria che la
memoria è la funzione del mondo.
A voi che avete scelto questo percorso, affinché siate pronti ad indagare le ragioni dell'altro prima di volere affermare le vostre".
Segre
sottolinea poi che "l'aggressività, la violenza, l'intolleranza,
il razzismo, l'antisemitismo, l'odio per chi è diverso dilagano
anche nel discorso pubblico. Neanche le grandi istituzioni ne
sono immuni, così che addirittura gli organismi sovranazionali
come l'Onu sembrano incapaci di rispondere alle sfide del nostro
tempo. Eppure io, bisnonna, quando vi guardo vedo e sento la
speranza del cambiamento".
Mentre Claudio Corbino, presidente di Associazione
Diplomatici e fondatore della Change the World Academy, spiega
che invitare la senatrice è il "nostro piccolo contributo a una
grande causa: mantenere viva la memoria, nell'interesse di tutti
e per la formazione di una nuova generazione di giovani
consapevoli del valore della storia".
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