Crescono negli Stati Uniti i dubbi sull'iniezione letale e alcuni Stati studiano un ritorno al passato: mentre in Wyoming l'Assemblea statale ha avviato l'esame di una legge per reintrodurre la fucilazione, il governatore del Tennessee Bill Haslam ha firmato una legge statale che rende obbligatoria la sedia elettrica se il metodo dell'iniezione killer non dovesse essere più praticabile per carenza di sostanze mortali.
Sono le prime contromisure messe in atto dopo i forti dubbi provocati dal "fiasco" del boia in Ohio e, lo scorso 29 aprile, in Oklahoma, quando il detenuto Clayton Lockett e' morto d'infarto dopo tre quarti d'ora di spasmi perche' il cocktail killer non ha funzionato.
Da allora e' in vigore una moratoria di fatto: tre esecuzioni sono state rinviate, una di queste in Texas, lo stato che ha fatto dell'iniezione letale un meccanismo di alta precisione, mentre la Corte Suprema ha rinviato all'esame di un tribunale d'appello il ricorso di un condannato che quel giorno sarebbe dovuto morire. Segno forse che tra gli stessi togati sono sorte perplessità sul fatto che un metodo di morte in apparenza asettico e indolore rappresenti in realtà una punizione inumana e crudele e dunque incostituzionale.
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