L'agente Darren Wilson ha ufficialmente lasciato la Polizia di Ferguson. Cinque giorni dopo che il Gran giurì ha stabilito che non deve essere processato per l'uccisione del 18enne afroamericano Michael Brown, Wilson ha presentato una lettera di dimissioni "immediate", affermando di temere che continuando a fare l'agente potrebbe mettere a rischio la polizia e i residenti di Ferguson. La decisione dell'agente era nell'aria da giorni. Lasciare la polizia di Ferguson per l'agente Darren Wilson e' stata la decisione "piu' dura". Lo ha affermato lui stesso, aggiungendo che era la cosa giusta da fare perche', ha detto, "non voglio qualcuno si faccia male a causa mia". "Mi dimetto di mia libera volonta'", ha affermato in una intervista telefonica al St. Louis Post-Dispatch, che pubblica anche il testo della lettera alla polizia in cui Wilson scrive di sperare che le sue dimissioni consentiranno alla comunita' di riprendersi. "Mi e' stato detto che la continuazione del mio impiego potrebbe mettere a rischio i residenti e gli agenti di polizia di della citta' di Ferguson, ed e' una circostanza che non posso permettere", ha scritto Wilson nella lettera, cinque giorni dopo che il Gran ha stabilito che non deve essere processato per l'uccisione del diciottenne afroamericano Michael Brown. "Per ovvi motivi - precisa poi nel testo - ho voluto aspettare fino a dopo la decisione del Grand giuri' prima di prendere ufficialmente la decisione di dimettermi". Tuttavia, ha poi detto allo stesso giornale, dare le dimissioni "e' stata la cosa piu' dura che abbia mai dovuto fare"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA