Oklahoma e Arizona sfidano l'Onu:
entrambi gli Stati hanno dato nuovamente il via alle esecuzioni,
fermate dopo la morte di due condannati sul lettino
dell'iniezione letale dopo prolungate agonie. "L'iniezione
letale è più umana della forca", ha giustificato il verdetto il
giudice Stephen Friot della Corte Federale Distrettuale di
Oklahoma City. La settimana scorsa l'Assemblea Generale dell'Onu
aveva esortato gli Stati membri ad adottare una moratoria della
pena di morte.
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