Altre tre persone sospettate di far parte di un gruppo di cowboy che da settimane occupa l'ufficio federale all'interno di una remota riserva
naturale statunitense, in Oregon, si sono consegnate alle
autorità dopo che il loro leader - Ammon Bundy - ha esortato i
suoi compagni ad "arrendersi".
Mercoledì l'avvocato di Bundy ha letto in aula una dichiarazione
del suo cliente nella quale l'uomo, arrestato martedì, chiedeva
ai suoi compagni di presentarsi alla polizia, spiegando che "la
battaglia adesso si combatte in tribunale".
Mercoledì sera l'Fbi e la polizia locale hanno reso noto che i tre
si sono consegnati nel pomeriggio nei pressi del rifugio Malheur
National Wildlife: si tratta di Duane Leo Ehmer (45 anni), Dylan
Wade Anderson (34) e Jason S. Patrick (43). Non è chiaro se gli
altri cowboy ancora asserragliati nel rifugio siano disposti a
seguire l'appello di Bundy.
La rivolta dei cowboy in Oregon va avanti da settimane. Bundy è stato arrestato insieme a sei membri della milizia armata che dal due gennaio occupa il Malheur National Wildlife Refuge, un ufficio federale all'interno di una remota riserva naturale.
I rancher, dall'Oregon al Nevada, accusano Washington di vietare gli allevatori di pascolare il proprio bestiame all'interno delle terre federali o di cacciare all'interno delle riserve naturali.
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