"Gli Stati Uniti devono fortemente rafforzare ed ampliare la propria capacità nucleare": lo scrive su Twitter Donald Trump che ha partecipato per la seconda giornata di seguito al briefing degli 007 Usa sulla sicurezza nazionale.
Il primo attacco di Trump agli F35 risale al 12 dicembre, quando sempre con un tweet parlo' di "costi fuori controllo" per quello che e' il programma piu' costoso della storia del Pentagono. Un programma da 400 milioni di dollari da cui dipende anche il futuro di migliaia di posti di lavoro nei tre stabilimenti in cui il super-jet viene assemblato: a Fort Worth in Texas, a Nagoya in Giappone e a Cameri in Italia, in provincia di Novara. Dopo il cinguettio del presidente eletto il titolo della Lockheed brucio' in Borsa 4 miliardi di dollari in pochi minuti, cedendo il 4%. La difesa del gruppo aeronautico fu che gli F-35 costano meno di qualunque altro jet militare di ultima generazione.
La Boeing conferma la richiesta di Donald Trump di avanzare un'offerta alternativa al programma degli F-35 della Lockheed Martin. "Ci siamo impegnati a lavorare con il presidente eletto e la sua amministrazione - afferma il gruppo - per fornire la migliore competenza, il miglior risultato e la migliore convenienza attraverso tutti i prodotti e i servizi della Boeing per far fronte ai bisogni della nostra sicurezza nazionale".
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