/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Trump: 'Se palestinesi vogliono aiuti tornino a negoziare'

Trump: 'Se palestinesi vogliono aiuti tornino a negoziare'

WASHINGTON, 25 gennaio 2018, 18:40

Redazione ANSA

ANSACheck

Donald Trump incontra Benjamin Netanyahu a Davos © ANSA/AP

Donald Trump incontra Benjamin Netanyahu a Davos © ANSA/AP
Donald Trump incontra Benjamin Netanyahu a Davos © ANSA/AP

Donald Trump, a Davos ha affermato che i palestinesi devono tornare al tavolo dei negoziati con Israele se vogliono ricevere aiuti Usa. Il presidente degli Stati Uniti lo ha detto in commenti a margine dell'incontro con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

Trump ha inoltre sottolineato le sue speranze per il processo di pace, aggiungendo che, "tolto il tema di Gerusalemme dal tavolo, quindi non ce ne dobbiamo più occupare", ora è possibile concentrarsi su altro. Trump ha detto poi che Israele "pagherà" facendo a sua volta concessioni per aver ottenuto in anticipo il riconoscimento di Gerusalemme come capitale.

Da parte sua Netanyahu ha dichiarato che la decisione di Trump su Gerusalemme "porterà avanti la pace, che è scolpita nel cuore degli israeliani per le generazioni future". "La decisione - ha aggiunto - riconosce la storia, la realtà e la pace può essere costruita solo sulla base della verità". Per quanto riguarda l'accordo sul nucleare dell'Iran, Netanyahu ha detto, seguendo le affermazioni di Trump, che se gli Usa lasceranno l'accordo, Israele "li appoggerà in ogni modo".

A Trump ha risposto Abu Mazen: "Se la questione di Gerusalemme è fuori dal tavolo, gli Usa resteranno fuori da quel tavolo, ha detto Nabil Abu Rudeinah, portavoce del presidente palestinese, che ha definito la dichiarazione di Trump "inaccettabile". I palestinesi sono "pronti a impegnarsi in negoziati" con un processo di pace "basato su uno stato palestinese con Gerusalemme est capitale". Per Rudeinah, Trump "dovrebbe
ritirare" la mossa su Gerusalemme: "la minaccia della politica di fame e sottomissione non funzionerà con il popolo palestinese.

Abu Mazen "ha insultato il presidente americano"  ha detto l'ambasciatrice Usa all'Onu, Nikki Haley, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza sul Medio Oriente, sottolineando che al leader palestinese "manca il coraggio e la volontà di cercare la pace". "Gli Usa sono totalmente pronti alla pace, e rimangono impegnati alla soluzione dei due Stati" tra Israele e Palestina "se negoziata dalle parti". Ribadendo che "gli Stati Uniti non hanno fatto niente per alterare la questione sullo status finale".   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza