Il Ceo di Google Sundar Pichai ha
dichiarato che esaminerà il caso di Timnit Gebru, una delle
scienziate afroamericane più note nel campo dell'etica
dell'intelligenza artificiale (AI), che nei giorni scorsi ha
dichiarato di essere stata licenziata dall'azienda di Mountain
View per aver evidenziato i pregiudizi nei sistemi di AI. In una
lettera interna ai dipendenti, pubblicata da Axios, Pichai non
ha ammesso errori, ma si è scusato per la gestione della vicenda
e ha detto che valuterà la situazione.
"Ho sentito forte e chiara la reazione all'uscita della
dottoressa Gebru: ha seminato dubbi e ha portato alcuni nella
nostra comunità a mettere in dubbio il loro posto in Google", ha
scritto Pichai. "Voglio dire quanto mi dispiace per questo, e
accetto la responsabilità di lavorare per ripristinare la vostra
fiducia".
Stando alla ricostruzione fornita da Gebru, il colosso
californiano avrebbe impedito a lei e ad altre ricercatrici di
Google di pubblicare a loro nome, o a quello dell'azienda, una
ricerca sull'etica dell'intelligenza artificiale. La donna ha
quindi posto delle richieste a Google spiegando che, se non
potevano essere accolte, avrebbe lasciato la società. Big G a
quel punto le ha fatto sapere di aver accettato le sue
dimissioni. Il caso ha portato migliaia di dipendenti di Google
e ricercatori accademici a firmare una lettera aperta di
protesta.
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