Scontri e tafferugli in diverse città americane nel giorno in cui sono scesi in strada i sostenitori di Donald Trump per protestare contro la decisione della Corte Suprema di respingere l'ultimo ricorso contro l'esito delle elezioni presidenziali. Momenti di tensione nella capitale Washington, dove un migliaio di persone ha manifestato davanti alla Corte Suprema e a Freedom Plaza, a due passi dalla Casa Bianca. La polizia è dovuta intervenire con i gas lacrimogeni per dividere alcuni supporter pro Trump, tra cui alcuni membri del gruppo di estrema destra Proud Boys, da un gruppo di contromanifestanti. Ad Olympia, la capitale dello Stato di Washington, sulla costa occidentale, sono stati esplosi anche degli spari, partiti da un gruppo di manifestanti pro-Trump verso alcuni contestatori. Tra questi ultimi una persona è rimasta ferita e non si conoscono al momento le sue condizioni. La polizia di stato di Washington ha reso noto con un tweet sabato che nella sparatoria a Olympia un sospetto è stato arrestato. Nella capitale degli Stati Uniti, quattro persone sono state accoltellate e ora sono ricoverate "con gravi ferite". Il New York Times ha riferito di 23 arresti.
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