Joe Biden spinge sull'acceleratore e annuncia una serie di nuove iniziative da "tempo di guerra" contro il Covid. La prima è l'intenzione di ordinare ulteriori 200 milioni di dosi di vaccini Pfizer e Moderna, portando così a 600 milioni il totale rispetto agli attuali 400 milioni. Questo consentirà di vaccinare 300 milioni di americani, l'intera popolazione adulta, entro la fine dell'estate, al massimo l'inizio dell'autunno. Un obiettivo ambizioso da perseguire aumentando le consegne agli stati a 10 milioni di dosi a settimana rispetto agli attuali 8,6 milioni. "Questo consentirà di vaccinare milioni di americani prima di quanto previsto", afferma Biden mettendo comunque in guardia che ci vorranno ancora mesi prima di vaccinare la maggioranza della popolazione. Mesi durante i quali l'uso della mascherina è cruciale anche alla luce delle varianti inglese, sudafricana e brasiliana che "appaiono più trasmissibili". "Le cose andranno peggio prima di migliorare", ripete Biden rassicurando gli stati su piani di consegne certi. Finora la maggiore lamentela dei governatori è stata proprio quella di non aver un piano dettagliato sui vaccini consegnati settimanalmente. Biden promette che presenterà loro piani per un arco temporale di tre settimane in modo da facilitare l'organizzazione e forse velocizzare le inoculazioni, evitando che siano accumulate scorte per la seconda dose. Il nuovo maxi ordine da 200 milioni di dosi potrebbe però non avere effetto nel breve termine, aumentando la pressione sull'amministrazione che si è appena insediata e che si è trovata di fronte a un piano vaccini in una "condizione peggiore" di quanto prevedeva. Gli ordini infatti non si traducono a stretto giro in vaccini a disposizione. Ci vorrà comunque del tempo per produrli per le due società, che hanno obblighi da rispettare anche per altri paesi.
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