(di Paolo Cappelleri)
L'efficacia dei vaccini anti-Covid
sviluppati dalla Cina è bassa. Ammissioni come quella resa
pubblicamente dal Centro di controllo e la prevenzione delle
malattie non sono frequenti per le autorità di Pechino, che ora
stanno studiando un cambio di strategia nella campagna con cui
finora sono state somministrate quasi 165 milioni di dosi, a un
ritmo più lento solo rispetto all'India, capace di tagliare il
traguardo dei 100 milioni in 85 giorni, 17 in meno rispetto ai
cinesi. Ne sono serviti 89 agli Stati Uniti, dove però da fine
marzo il livello dei contagi non cala significativamente, con
picchi anche di 81mila nuovi casi al giorno.
Rientra fra i casi eccezionali, per la Cina, il
riconoscimento di un errore come quello pronunciato dal capo del
Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, Gao Fu:
il Paese, ha spiegato in una conferenza stampa a Chendgu, sta
esaminando due strade "per risolvere il problema che non è alta
l'efficacia dei vaccini esistenti". I cinesi non hanno diffuso
molti dati in questi mesi, ma ora arriva la conferma che i loro
prodotti - sia quelli di Sinovac e Sinopharm, con l'approccio
tecnologico del vaccino inattivato, sia quello di CanSino, a
vettore virale - hanno un'efficacia inferiore rispetto ai
farmaci occidentali, su cui si diceva scettico lo stesso Gao Fu,
vaccinato a luglio in fase sperimentale.
Ora si valutano le contromosse: aggiustare il dosaggio,
l'intervallo tra le due dosi o aumentare il numero di dosi;
oppure mischiare vaccini con diverse tecnologie. La terza via è
un nuovo farmaco, basato come Moderna e Pfizer/BioNTech sull'Rna
messaggero, per cui Sinopharm ha appena ricevuto l'approvazione
ai test clinici dalle autorità della Cina, che comunque da fine
febbraio conteggiano meno di 300 casi attivi.
Uno scenario per certi versi opposto a quello americano. Pur
avendo 62 milioni di vaccinati (con 100 milioni in attesa della
seconda dose) e marciando al ritmo di 3-4 milioni al giorno,
negli Stati Uniti da settimane è sorprendentemente alto il
plateau dei contagi, fra 60 e 80 mila al giorno. "In alcuni
Stati come Michigan, New York e New Jersey, anziché
stabilizzarsi sono tornati ad aumentare: è preoccupante", ha
detto il virologo Anthony Fauci, consigliere per le questioni
sanitarie del presidente Joe Biden. Ospite su Rai 3, ha ammesso
che i lockdown negli Usa sono stati rispettati meno che in
Europa dalla popolazione, e gli effetti potrebbero essere stati
cancellati dalla variabile inglese. La Gran Bretagna, con 40
milioni di dosi iniettate, entra invece nella fase di immunità
di gregge, secondo uno studio dell'Imperial College di Londra
con il quale peraltro non tutti gli esperti concordano. Oggi si
contano solo 7 morti e dopo tre mesi di chiusura domani riaprono
negozi non essenziali, parrucchieri, palestre e anche ristoranti
e pub, per ora solo con servizio all'aperto.
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