Sempre più americani pensano
che gli eventi dell'11/9 abbiano avuto un impatto più negativo
che positivo sul Paese. Alla vigilia del ventennale degli
attacchi di Al-Qaida, il 46% ritiene che gli attentati abbiano
cambiato gli Usa in peggio, mentre il 33% è convinto del
contrario, secondo un sondaggio Washington Post-Abc News. Una
svolta rispetto a 10 anni fa, quando gli americani erano più o
meno divisi su questa domanda, e soprattutto rispetto al 2002,
quando il 55% degli statunitensi pensavano che la nazione fosse
cambiata in meglio. In ogni caso oltre l'80% ritiene che quegli
eventi abbiano mutato il Paese in modo duraturo.
In calo anche la percentuale di americani convinti che gli
Usa siano più sicuri oggi che prima dell'11/9: il 49%, a un
punto dal minimo storico del 48% del 2010, e ben al di sotto del
64% del settembre 2011, quattro mesi dopo l'uccisione di Osama
bin Laden. Come sempre ci sono differenze a seconda
dell'orientamento politico: il 57% dei democratici affema che il
Paese ora è più sicuro, mentre il 54% dei repubblicani dice
l'opposto. Gli indipendenti sono più vicini ai dem su questo
tema (52% a 38%). Il sondaggio indica infine che circa 8
americani su 10 pensano che la pandemia cambierà gli Stati Uniti
in modo durevole, per il peggio il 50% e per il meglio il 21%.
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