Il Consiglio nazionale dei
commercialisti, presieduto da Elbano de Nuccio, "propone la
soppressione dell'articolo 112 del disegno di Legge di bilancio
per il 2025", sostenendo che tale norma "introduce un
destabilizzante sistema di controllo all'interno delle società,
degli enti, degli organismi e delle fondazioni di diritto
privato che ricevono, anche in modo indiretto e sotto qualsiasi
forma, contributi a carico dello Stato, di entità significativa
e un altrettanto eccentrico sistema di monitoraggio sulla
attività di gestione delle imprese che appaiono, prima facie, di
dubbia tenuta costituzionale".
Nel corso dell'audizione di oggi pomeriggio, nelle Commissioni
Bilancio di Camera e Senato sulla manovra economica, il vertice
dei professionisti ha affrontato il tema della misura, recita la
memoria inviata ai parlamentari, evidenziando che "la
designazione del componente del collegio sindacale o del
collegio di revisori da parte del ministero dell'Economia e
delle finanze andrebbe a introdurre nel nostro ordinamento una
evidente deviazione, rispetto all'ordinario schema che
attribuisce (solo) all'assemblea dei soci la nomina del collegio
sindacale, consentendo a un terzo di esercitare una diretta
ingerenza nell'ordinamento interno della società, senza che lo
stesso assuma alcun rischio d'impresa e in spregio al principio
di libertà di iniziativa imprenditoriale costituzionalmente
garantito".
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