Defiscalizzazione di alcune voci
stipendiali per il personale turnista e riconoscimento ai fini
pensionistici del lavoro di infermiere come gravoso. "Se nessuna
delle due proposte verrà accolta, dallo stato d'agitazione
passeremo alla mobilitazione", spiega il segretario nazionale
del sindacato infermieristico Nursind Andrea Bottega, che ha
esplicitato le richieste nella memoria depositata alle audizioni
sul ddl Bilancio.
Uno step inevitabile, evidenzia, "perché i graduali passi
avanti, compiuti anche grazie al nostro dialogo con le
istituzioni, restano insufficienti e le risorse stanziate
irrisorie". In particolare, la defiscalizzazione richiesta
riguarda "alcune voci stipendiali accessorie, come lavoro
notturno e festivo" per il personale turnista, il "più carente e
più soggetto al fenomeno delle dimissioni precoci". Una
"detassazione al 15% sul modello di quanto fatto in manovra per
i dipendenti di strutture turistiche", afferma il segretario.
Per il Nursind è fondamentale poi "un ripensamento sul
generalizzato trattenimento in servizio per gli statali fino a
67 anni". Di qui, come spiega il segretario, "la nostra
richiesta alle istituzioni di introdurre delle agevolazioni per
un'uscita anticipata del personale infermieristico, ostetrico e
di supporto, alla luce della gravosità del lavoro che svolge".
Inaccettabile "la prospettiva di affidare la salute dei
cittadini a un organico così avanti negli anni".
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