/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Papa Francesco chiama Pannella, lui ferma sciopero sete

Papa Francesco chiama Pannella, lui ferma sciopero sete

Bergoglio si informa, lui sospende brevemente sciopero sete

ROMA, 26 aprile 2014, 16:10

Redazione ANSA

ANSACheck

Una telefonata che allunga la vita. E' quella che Papa Francesco ha fatto a Marco Pannella, l'anziano leader radicale reduce da un delicato intervento per un aneurisma all'aorta addominale ma determinato a non risparmiarsi nella sua battaglia per i diritti dei detenuti. Dopo i saluti, Papa Bergoglio si è informato delle condizioni di salute di Pannella, chiedendogli se corrispondeva al vero quanto letto sui giornali circa la sua intenzione di riprendere subito lo sciopero della fame e della sete in favore dei carcerati.

"E' così", ha confermato il leader radicale , spiegando che solo in questo modo riesce a tenere alta l'attenzione dei media sulla sua denuncia contro le condizioni disumane dei detenuti italiani. Anche a costo di mettere a repentaglio la sua salute, già debilitata a causa dell'intervento. Dopo uno scambio di opinioni, Pannella ha deciso di dar retta al Papa, almeno in parte, e ha interrotto per un momento lo sciopero della sete: ha bevuto un caffè, ha accettato di sottoporsi a due trasfusioni di sangue che erano state richieste dai medici del Gemelli; poi ha comunicato che da quel momento sarebbe tornato a non bere più nulla. L'annuncio di volere proseguire la sua protesta era stata comunicata da Pannella nella conferenza stampa di giovedì al Gemelli, l'ospedale dove è stato operato e dove è ancora ricoverato.

Pannella si era presentato con un sigaro in bocca, "l'unico lusso che mi permetto" e aveva rilanciato la battaglia per giustizia più giusta e per l'amnistia che "alleggerirebbe la disumana situazione carceraria". Pannella ha ricordato come l'Unione Europea abbia condannato lo Stato italiano innumerevoli volte imponendo anche il risarcimento dei danni ai detenuti. "Questa situazione è inaccettabile - ha detto Pannella - dovrebbe essere giudicata dal Tribunale di Norimberga".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza