La commissione Difesa della Camera ha approvato la relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva sugli armamenti. Il testo è stato votato per parti separate ed è stata approvata (con il sì del Pd, il no di FI e l'astensione degli altri gruppi) la relazione Pd che chiede tra l'altro una "moratoria" sugli F35 e il dimezzamento della spesa.
Sel
"Apprezziamo la scelta del Pd di proporre una moratoria del programma F35, finalizzata a una ricontrattazione e a un dimezzamento delle risorse investite.
Avremmo, però, gradito tuttavia più coraggio e coerenza, e per questo abbiamo proposto la cancellazione di un programma inutile, con ricadute risibili sul piano occupazionale, che promuove una tecnologia dubbia sotto il profilo dell'efficienza e in stridente contrasto con l'art. 11 della Costituzione italiana". Lo affermano i deputati di Sel in Commissione Difesa Donatella Duranti, Michele Piras e il deputato pacifista di Sel Giulio Marcon.
"Finalmente - sostengono i deputati di Sel - la componente decisiva della maggioranza di governo viene incontro a una forte richiesta della società civile, del movimento pacifista, anche in seguito alla mobilitazione ed alla attività parlamentare d'opposizione di Sel. Sinistra Ecologia Libertà si è astenuta sulla proposta del Pd e ha sostenuto il proprio documento conclusivo sui sistemi d'arma nel quale si prevedono oltre 35 miliardi di euro di tagli su programmi d'armamento come F35, Fregate Fremm e Forza Nec. La fine dell'indagine è un primo passo in avanti, auspichiamo ora atti concreti", concludono i deputati di Sel Duranti, Piras e Marcon.
M5S
La relazione del Pd per la moratoria dell'acquisto di F35 e il dimezzamento della spesa finale "è un passo avanti. Ma abbiamo chiesto al Pd di impegnarsi perché non resti solo uno spot elettorale: si impegni il governo con una risoluzione da votare in commissione o una mozione in Aula". Lo dice il deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Artini, vicepresidente della commissione Difesa della Camera.
"Oggi ci siamo astenuti sul documento del Pd - spiega Artini - dopo che il capogruppo Pd Scanu ci ha garantito che proporranno una risoluzione per impegnare il governo a seguire le indicazioni contenute nella relazione dell'indagine conoscitiva della commissione. In caso contrario questo documento non sarebbe né più né meno che uno spot elettorale". "La prossima settimana, probabilmente martedì, ci sarà un ufficio di presidenza della commissione Difesa e lì capiremo se il Pd mantiene il suo impegno. Noi chiederemo che la risoluzione venga votata prima delle europee", aggiunge il deputato M5S.
Il Movimento 5 Stelle, ricorda Artini, aveva presentato "una relazione, che è stata preclusa, per la sospensione del programma F35, la sua cancellazione e la risoluzione del problema industriale. Con la risoluzione Pd si fa un passo avanti sulla strada da noi indicata: ci battiamo da mesi e stiamo ottenendo progressi concreti. La moratoria sugli F35, se attuata dal governo, ci farebbe risparmiare già quest'anno tra i 300 e i 400 milioni - conclude il deputato M5S - Il dimezzamento del finanziamento vorrebbe dire non far fallire il progetto ma quasi".
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