Sulle coperture al decreto Irpef "i tecnici del Senato hanno detto cose false". Così Matteo Renzi, a Anno Uno, dopo i dubbi espressi dall'ufficio del Senato sul dl Irpef.
Il presidente del Consiglio ha preso parte a una puntata fiume in cui si sono affrontati molti temi. Ecco alcuni dei passaggi più salienti.
La questione ultrà
"Qualcuno ha sbagliato? Paghi. Il punto vero è che in Italia non paga mai nessuno". "Lo stato c'è, perché questa cosa di continuare a dire che non c'è è ingiusta, offensiva", sottolinea Renzi.
"Noi come Stato prima di tutto non faremo provvedimenti sull'onda emotiva. Così il pugno duro non serve perchè poi entrano in curva con le bomba carta. Le regole ci sono ma vanno applicate: Genny aveva già avuto il Daspo".
"Mi sento in colpa per non essermi accorto della maglietta di Genny A Carogna, è comprensibile ero alo stadio e non davanti alla tv. Quella maglietta offende due ragazzi rimasti orfani e una giovane donna rimasta vedova di un servitore dello Stato ucciso nel modo più barbaro e stupido".
Immigrazione
"A Ban Ki-moon ho detto ci siamo stufati di fare la parte dei fessacchiotti" sul tema dell'immigrazione. "Le Nazioni Unite prendano l'impegno di fare un inviato speciale in Libia", anche con lo scopo di "evitare che gli scafisti siano i proprietari delle coste".
"Di fronte a una mamma che muore nel mare di Lampedusa con accanto un bambino nato sei ore prima", bisogna avere "un minimo di sentimento umano" e avere l'obiettivo di dire "cosa possiamo fare concretamente". "Noi facciamo Mare nostrum però l'Europa non può darci lezioni e non aiutarci a fare".
"Mare Nostrum, che deve essere" una missione "europea e non solo italiana", ha consentito "di salvare vite umane ma anche di arrestare 214 scafisti che per quel che mi riguarda andrebbero presi, schiaffati nelle patrie galere" per poi "buttare via la chiave".
Politica
"Tecnicamente parlando" Berlusconi e Grillo "sono entrambi pregiudicati, due condannati in via definitiva". Così Matteo Renzi risponde a chi critica l'accordo sulle riforme con il "pregiudicato" Berlusconi. "La questione etica, morale, giudiziaria è per me fondamentale come valore personale prima che politico", afferma Renzi. "Non faccio il governo con Berlusconi e non lo faccio con Grillo" ma "ho chiesto prima a Grillo poi a Berlusconi" in quanto leader politici di "scrivere insieme le regole".
"Il presidenzialismo non è un punto di discussione adesso, oggi discutiamo se superiamo il Senato, il governo ha fatto le sue proposte, se Grillo e Sel votano l'odg di Calderoli che ci possiamo fare ma ci vogliamo ricordare lo statista Calderoli che ha fatto negli anni...".
"Grillo dice che sono schiavo delle banche. Ma caspita": i parlamentari del Movimento 5 Stelle "si erano dimenticati di far pagare alle banche" la tassazione al 26% per la rivalutazione delle quote di Bankitalia, "non se ne erano neanche accorti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA