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Il leader di FI a Friedman: con me Obama si comportò bene

Il leader di FI a Friedman: con me Obama si comportò bene

Secondo l'ex Cavaliere la Casa Bianca bocciò il 'golpe'

13 maggio 2014, 19:23

Redazione ANSA

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Alan Friedman - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alan Friedman - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alan Friedman - RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvio Berlusconi - si legge nell'articolo di Friedman - "è più che soddisfatto". Le anticipazioni del libro di memorie di Timothy Geithner (Stress Test) confermerebbero infatti quello che il Cavaliere dice di sapere da tempo, e cioè, che la Casa Bianca bocciò una richiesta da parte di alcuni europei di far cadere il suo governo nell'autunno del 2011.

"Non sono sorpreso. Ho sempre dichiarato che nel 2011 nei confronti del mio governo, ma anche nei confronti del mio Paese, c'è stato tutto un movimento che era partito dal nostro interno ma poi si è esteso anche all'esterno per tentare di sostituire il mio governo, eletto dai cittadini, con un altro governo", dice Berlusconi. "Già nel giugno del 2011, quando ancora non era scoppiato l'imbroglio degli spread, il Presidente della Repubblica Napolitano riceveva Monti e Passera, come è stato scritto, per scegliere i tecnici di un nuovo governo tecnico e addirittura per stilare il documento programmatico. E poi abbiamo saputo anche che ci sono state quattro successive tappe di scrittura, con l'ultima addirittura di 196 pagine".

"Io - ricorda ancora - avevo la contezza che stesse accadendo qualcosa e avevo anche ad un certo punto ritenuto che ci fosse una precisa regia. Al G-20 di Cannes, addirittura, amici e colleghi di altri paesi mi dissero: 'Ma hai deciso di dare le dimissioni? Perché sappiamo che tra una settimana ci sarà il governo Monti...'. E l'ha rivelato per esempio Zapatero in un suo libro che riguardava quel periodo". Berlusconi, scrive infine Friedman, non è sorpreso che queste nuove rivelazioni vengano da un uomo di Obama. "Io devo dire che Obama si comportò bene durante tutto il G20. Noi fummo chiamati dalla Merkel e Sarkozy a due riunioni in due giorni consecutivi e in queste riunioni si tentò di farmi accettare un intervento dal Fondo Monetario Internazionale. Io garantii che i nostri conti erano in ordine e non avevamo nessun bisogno di aiuti dall'esterno e rifiutai di accedere a questa offerta, che avrebbe significato colonizzare l'Italia come è stata colonizzata la Grecia, con la Troika".

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