La cancelliera Angela Merkel "è contenta che" siano state scelte "due personalità importanti", Donald Tusk e Federica Mogherini, per ruoli chiave in Europa. Lo ha detto il suo portavoce, Steffen Seibert, rispondendo ad una domanda sull'intesa raggiunta sul nome di Mogherini per il ruolo di alto rappresentante degli Affari esteri dell'Ue. "Sono contenta di lavorare assieme a Federica Mogherini", ha aggiunto la cancelliera. Il ministro degli esteri italiano è stata nominata Lady Pesc il 30 agosto.
Il vertice Ue ha deciso anche di nominare l'attuale premier polacco Donald Tusk presidente permanente del Consiglio Europeo e dell'Eurosummit. Subito dopo la nomina della Mogherini, sono arrvati via Twitter gli auguri del premier, Matteo Renzi:
Auguri e buon lavoro a @FedericaMog e @premiertusk #europa
— Matteo Renzi (@matteorenzi) August 30, 2014
Poi, a colloquio con i giornalisti, Renzi ha allargato lo spettro delle considerazioni. La nomina di Federica Mogherini, ha dichiarato il presidente del Consiglio, "è per noi il conferimento di una responsabilità importante, l'Europa che noi vogliamo non è solo vincoli e spread ma Erbil, Baghdad, le relazioni tra Europa e Russia, una politica estera molto molto importante. Oggi una nuova generazione di leader assume grandi responsabilità".
Ma ora che Mogherini è approdata nella Champions League della diplomazia, chi le succederà alla guida delle feluche nostrane? Renzi a propostio ha consigliato prudenza. "Per noi oggi è una giornata di grande responsabilità e sottolineo e ripeto parola per parola il comunicato di Giorgio Napolitano sul ruolo dell'Italia. Per la scelta del successore o della successora ci sono due mesi, abbiamo tempi ampi".
Eccola, dunque, la soddisfazione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, espressa in una nota: "L'Italia ha ottenuto un importante riconoscimento e, soprattutto, ha dato un positivo contributo alla soluzione del problema dei nuovi incarichi di vertice dell'Unione Europea. E' stata infatti apprezzata l'indicazione, da parte del governo italiano, di una candidatura femminile. Federica Mogherini - secondo il Presidente della Repubblica - si è indubbiamente fatta apprezzare nel concerto europeo esercitando, dall'inizio del 2014, con impegno e competenza le funzioni di Ministro degli Esteri. Sono certo che saprà assolvere al meglio il mandato di una crescente coesione dell'Ue nel campo essenziale delle relazioni internazionali".
Gli auguri degli Usa - Il presidente americano Barack Obama si congratula con Donald Tusk e Federica Mogherini per le loro nomine, rispettivamente a presidente del Consiglio europeo e ad Alto rappresentate per lo Politica estera. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che gli Stati Uniti non hanno partner piu' importante dell'Europa.
La gioia di Federica Mogherini - "Tutto il mio lavoro, le mie energie e la mia dedizione saranno dedicate a operare nell'interesse di tutti gli stati membri e di tutti i cittadini europei", afferma la neonominata Alta rappresentante per la politica estera europea. La Ue, aggiunge ringraziando i leader Ue per la fiducia accordatagli, , ha di fronte a sé "sfide enormi" in politica estera. E a chi l'accusa di essere inesperta, risponde: "Sono 20 anni che sono coinvolta negli affari esteri ed europei, ho un po' di esperienza istituzionale ma penso che l'esperienza che si matura attraverso il lavoro e la società civile sia altrettanto importante. Ho 41 anni, non sono giovanissima, ma l'età non si può cambiare. Quello che mi dà conforto è che il premier Renzi è più giovane di me, altri ministri europei lo sono, c'è una nuova generazione di leader europei e questo è molto positivo".
RENZI AL PRE-VERTICE ALL'ELISEO - "La crescita non è una richiesta dei Paesi che stanno peggio, è ciò che serve all'Europa". E' quanto ha detto il premier Matteo Renzi nel suo intervento al pre-vertice dei socialisti europei a Parigi salutando positivamente l'impegno di Juncker per i 300 mld di investimenti.
"Dobbiamo fare dell'Europa un luogo che serve ai cittadini", ha quindi sottolineato il presidente del Consiglio, aggiungendo che non è in discussione il rispetto degli accordi e delle regole, così come ha sempre ribadito l'Italia. La "flessibilità" va insomma cercata "entro le regole che già ci sono".
All'incontro organizzato all'Eliseo prendono parte, oltre a Renzi, il cancelliere austriaco Werner Faymann, il premier belga Elio di Rupo, la premier danese Jelle Thorning-Schmidt, il premier croato Zoran Milanovic, quello maltese Joseph Muscat, quello romeno Victor Viorel Ponta e quello slovacco Robert Fico.
Prendono parte ai colloqui anche il sottosegretario agli affari europei ceco, Tomas Prouza, li vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn, il capo del partito laburista olandese, Diederik Samsom e il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz.